A Bonaldo il premio Tachelo per la sua “vita per lo sport”

GRADO. Massi Tachelo (il suo vero nome Massimiliano Cicogna) è stato per lunghi anni un allenatore di calcio ma soprattutto un educatore e per ben tre generazioni di mini calciatori. È morto di infarto una decina di anni fa, a 74 anni. Oltre a essere stato per tanti anni dipendente del Comune, aveva anche fatto parte dell’Azione Cattolica, della Fides Intrepida, aveva fondato il Centro Giovanile Operaio Gradese e tanto altro ancora. Politicamente era iscritto alla Democrazia Cristiana. A lui, o meglio a “Massi Tachelo”, è intitolato il premio annuale che il Comune assegna a un gradese per “una vita per lo sport”. Un riconoscimento che era intenzione del Comune di assegnare allo stesso scomparso Massi Tachelo nell’anno in cui è deceduto. A ricevere quest’anno l’ambito riconoscimento è stato un altro allenatore di calcio, Giorgio Bonaldo che visibilmente emozionato, nel corso della cerimonia non è riuscito a trovare le parole per ringraziare come avrebbe voluto tutti quanti, soprattutto, gli atleti gradesi delle varie discipline che hanno ricevuto un riconoscimento del Comune per le loro affermazioni. Bonaldo ha colto l’occasione per tirar fuori dal suo archivio personale una foto della squadra allievi del 1964. Massi Tachelo l’allenava e lui, Bonaldo, era uno dei calciatori. In piedi il primo a sinistra e proprio Massi Tachelo (Massimiliano Cicogna). Accanto all’allenatore, da sinistra ci sono Luigino Lugnan, Moreno Zentilin, Claudio Camuffo, Gianni Camuffo, Mario Dovier, Giorgio Bonaldo, Paride Tognon (dirigente); accosciati: Ivano Maricchio, Agar Ulliani, Daniele Clama, Antonio Gordini, Ennio Scaramuzza, Giorgio David. —
An. Bo.
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