A Isola Morosini e Terranova in 3 giorni la stessa pioggia caduta in tutto ottobre

Laura Blasich / SAN CANZIAN
Al terzo giorno di pioggia battente la rete idrica del Basso Isontino è andata in crisi, provocando allagamenti soprattutto nel territorio di San Canzian d’Isonzo, dove sono finite sott’acqua nella serata di martedì e fino alle prima mattinata di ieri la strada di collegamento tra l’ex Strada provinciale e Isola Morosini. Via Due Fiumi è stata chiusa anche sull’altro lato dell’intersezione, nel tratto, che serve l’abitato principale di Terranova e poi alcuni insediamenti agricoli.
Nel tardo pomeriggio di martedì l’amministrazione comunale di San Canzian con il nucleo locale di Protezione civile si è trovata anche a dover chiudere via Dobbia, che è una strada secondaria tra i centri urbani di San Canzian e Pieris, via Calicci e via Fratelli Bandiera, due traverse dell’ex Strada provinciale 20.
I vigili del fuoco di Monfalcone sono stati chiamati a intervenire per prosciugare l’acqua che stava creando problemi in via Santo Spirito, a ridosso del cuore di San Canzian, e in via Aquileia, cioè l’ex strada Provinciale 2, che da San Canzian porta a Pieris, operando sul territorio del Monfalconese fino alle 24 di martedì e poi riprendendo gli interventi ieri alle 5.
La squadra della Protezione civile di San Canzian con otto volontari e 4 mezzi dal pomeriggio di martedì ha operato non solo per chiudere al traffico le strade invase dall’acqua, ma anche per prestare assistenza ad almeno 7 famiglie con la messa a disposizione di pompe per eliminare l’acqua che aveva invaso scantinati e taverne e con sacchi di sabbia.
Molte abitazioni nel territorio di San Canzian, come anche in quello di Turriaco, sono dotate di pompe per fare fronte all’innalzamento dell’acqua di falda, che però è stato così veloce e continuo da non poter essere fronteggiato in alcuni casi. Cessata ieri mattina la pioggia, che in tre giorni ha raggiunto l’intera quantità caduta nel mese di ottobre, l’acqua è poi defluita da via Due fiumi, sia in direzione di Isola Morosini sia di Terranova, e da via Dobbia, anche se la Protezione civile di San Canzian ha dovuto ricordare l’importanza di rispettare le segnaletiche che avvisano e vietano il transito anche temporaneo.
«Oggi (ieri, ndr) abbiamo avuto due autovetture che incautamente hanno sfidato la sorte e sono rimaste bloccate in via Dobbia», ha spiegato il nucleo locale sulla propria pagina Facebook.
Anche nel territorio di San Pier d’Isonzo nella serata di martedì hanno dovuto essere chiuse per allagamenti via Rosariol, strada che porta a San Zanut, via Matteotti, nel tratto tra il cimitero e Villa Prandi, e a Cassegliano il tratto tra l’incrocio di via Aquileia e la Provinciale1 Fogliano-Redipuglia.
I Vigili del fuoco sono stati chiamati per allagamenti anche a Monfalcone, in via Parini, via Capitello del Cristo e via Crociera, a Fogliano Redipuglia, in via Stazione, e a Vermegliano, in via Monte dei busi, dove poi l’operazione di svuotamento è stata proseguita dalla Protezione civile.
L’acqua del lago di Doberdò ieri mattina arrivava a una ventina di metri dalla strada bassa tra Jamiano e Doberdò, circondando la costruzione del paludario, mentre i campi allagati di Terranova sono stati invasi da oche selvatiche, garzette, aironi bianchi maggiori e cenerini alla ricerca di cibo. —
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