A Medea un centro nazionale per l’autismo

Inaugurato ieri, è stato finanziato da Regione e Padri Trinitari. Modello innovativo nella riabilitazione
MEDEA. Le persone adulte affette da gravi disturbi nello sviluppo neirologico potranno disporre del nuovo centro residenziale per l’autismo “San Giovanni da Matha “di Medea. La nuova struttura, a valenza regionale e nazionale, è stata inaugurata ieri presso l’istituto “Villa Santa Maria della Pace”ed è la prima esperienza in Friuli Venezia Giulia di un nuovo modello abitativo, altamente innovativo e specialistico per la riabilitazione. L’opera è stata finanziata dai Padri Trinitari e dalla Regione ed è in grado di ospitare 24 pazienti residenziali e 5 pazienti semiresidenziali. L’Istituto è già operativo da aprile e ha preso in carico 12 pazienti. All’inaugurazione sono intervenuti il presidente della Regione Fvg, Debora Serracchiani, il vescovo di Gorizia, Carlo Maria Redaelli, che ha impartito la benedizione alla struttura, il rettore dell’Isitituto “Villa Santa Maria della Pace” padre Rocco Cosi, il ministro provinciale dell’Ordine Trinitario, padre Luigi Buccarello, l’assessore regionale alla Salute, Sandra Telesca, il direttore dell’Azienda sanitaria, Giovanni Pilati, il presidente della Consulta disabili Fvg Vincenzo Zoccano, il sindaco di Medea Igor Godeas, la giornalista Rai Daniela Vergara lli. «La sanità regionale – ha evidenziato la presidente Serracchiani – ha il dovere di spendere bene le sue risorse per realizzare le cose che realmente servono ai cittadini e che danno loro sicurezza e protezione nei momenti del bisogno. Oggi sono orgogliosa e soddisfatta perché con la collaborazione di tutti è stato realizzato un progetto utile ai cittadini e che apre una nuova strada a favore dell’autismo negli adulti». Il sindaco Godeas ha messo in risalto il legame che esiste tra l’Istituto “Villa Santa Maria la Pace” e la comunità, legame che sarà rafforzato dal nuovo centro autistico. Per l’assessore Telesca l’importanza del Centro è data dal fatto che si tratta di una struttura che affronta le problematiche dell’autismo adulto ed è l’unica in Regione che opera a favore di questi pazienti non più adolescenti. Concetti evidenziati anche dal rettore padre Rocco Cosi «Non si tratta di inaugurare delle mura ma di festeggiare e prendere coscienza di un sogno che è diventato realtà. Questo Centro, a carattere sperimentale, è una risposta ai bisogni delle persone adulte affette da autismo, soddisfa le esigenze del “dopo di noi”, ma anche del “durante noi” per aiutare le famiglie. Sarà data centralità alla persona con interventi riabilitativi mirati alle esigenze di ognuno anche attraverso la collaborazione con le Università per condividere nuove metodologie d’intervento».


Marco Silvestri


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