A Miramare 2,7 milioni contro il degrado

Muraglioni di sostegno al castello di Miramare, a settembre si aprono le buste con le offerte di risposta al bando di gara emesso dalla Soprintendenza per l’urgente risanamento delle pietre di arenaria gravemente consumate dal mare e il cantiere è previsto per inizio 2014. Parco in decadenza, verde da rinnovare, vialetti da ripristinare: il ministero dei Beni culturali ha stanziato solo 100 mila euro per quest’anno a fronte di una richiesta di quasi 400 mila euro partita da Trieste, mettendo a nota 600 mila euro divisi tra 2014 e 2015. In cassa ci sono già 1,2 milioni del ministero, più i 600 mila che la Regione aveva dato per un’eventuale nuova sede della “collezione colibrì” ormai uscita di scena, pertanto la somma (come da delibera di assegnazione) viene dirottata sulle strutture di parco e castello. Il ministero ha per ora promesso 190 mila euro in due rate annuali (2014 e 2015) per il restauro di arredi, stoffe, libri e altri pezzi di Massimiliano. Ma i finanziamenti reali sono confermati anno per anno. Se tutto restasse come è stato scritto nel piano triennale, la dotazione di Miramare da qui al 2015 sarebbe di quasi 2,7 milioni.
I lavori di rinnovo del verde del parco, il ripristino dei muraglioni, il rifacimento dei vialetti e dei manufatti esterni costeranno 763 mila euro. Per far tornare all’originale le serre storiche smontando le sovrastrutture della casa dei colibrì (già emigrati), sono in preventivo 150 mila euro. Intanto sono stati fatti lavori alle canne fumarie del castello e partirà (48 mila euro) il restauro del soffitto sopra lo scalone d’ingresso. Per seguire l’iter dei progetti la Soprintendenza si è anche dotata di un consulente esterno. Mentre è di luglio la visita del direttore generale per la valorizzazione del patrimonio del ministero dei Beni culturali, Anna Maria Buzzi, sollecitata a constatare la situazione, ed è prossima la firma dell’intesa con gli enti locali per l’ingresso a pagamento nel parco: somma destinata a restare a Trieste, a disposizione del mantenimento costante del complesso. In proposito la parlamentare Pdl Sandra Savino ha scritto un’interrogazione al ministro, per sapere se è confermata la convenzione, e se avverrà in tempi brevi date le urgenze.
Nei primi giorni di agosto una équipe formata dal direttore regionale dei Beni culturali Giangiacomo Martines, dai tecnici della Soprintendenza, dal Provveditorato alle opere pubbliche, dalla Capitaneria di porto e dalla Riserva marina del Wwf ha fatto un sopralluogo via mare per ricontrollare lo stato del muro di sostegno, già a fondo studiato anche con una perizia statica dal Dipartimento universitario di Geoscienze dopo che nel 2011 era diventato evidente lo stato di grave degrado.
«Una visita “autoptica” - dice Martines - per verificare, alla vigilia dell’assegnazione dei lavori, che la situazione sia la stessa descritta nel bando. Abbiamo constatato che non vi sono stati peggioramenti». Secondo Martines l’intesa col Comune e la Regione sarà firmata entro l’anno e «l’attenzione del ministro Bray su Miramare è molto alta, siamo nel cuore assieme alla reggia di Caserta, a Pompei, al Colosseo». Dunque fra le grandi emergenze nazionali. Intanto la Capitaneria si appresta a chiudere l’intero tratto di mare davanti al castello: sarà un cantiere molto particolare, con ponteggi calati dall’alto.
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