A Natale e Capodanno centri commerciali chiusi in Fvg
Unica eccezione in entrambe le giornate i supermercati Zazzeron a Trieste. La gran parte degli esercizi riaprirà poi a Santo Stefano. Proteste al Tiare

Tiare Shopping, centro commerciale di Villesse
TRIESTE Le luci dei centri commerciali, delle grandi catene e dei supermercati del Friuli Venezia Giulia quest'anno, malgrado la legge consenta le aperture, resteranno spente sia per Natale che per Capodanno. Unica eccezione a livello regionale sarà la catena Zazzeron, coerente a se stessa, che manterrà i suoi punti vendita di Trieste sempre aperti. Numerose le aperture programmate invece per il giorno di Santo Stefano.
Dopo che lo scorso maggio la Consulta - accogliendo i ricorsi in materia presentati dalle rappresentanze della grande distribuzione - ha dichiarato incostituzionali gli articoli della legge regionale 4/2016 che obbligavano alla chiusura gli esercizi commerciali in alcune festività, questo periodo è di fatto il primo vero banco di prova per capire che direzione intendono prendere i commercianti, gli imprenditori e soprattutto i grandi gruppi. Che dalle prime informazioni non sembrano aver deciso per una deregulation totale, definendo con razionalità gli orari e le chiusure consentendo così ai dipendenti di brindare con i familiari e gli amici sia nel giorno di Natale che in quello di Capodanno.
Viste le premesse, in considerazione delle barricate erette dalla grande distribuzione contro la modifica regionale di una norma risalente al 2005 - con l’obbligo di chiusura di esercizi e negozi al minuto il primo gennaio, a Pasqua, lunedì dell’Angelo, 25 aprile, primo maggio, 2 giugno, 15 agosto, primo novembre, 25 e 26 dicembre - per le festività in arrivo era lecito attendersi un numero più consistente di serrande alzate.
In Fvg hanno optato, ad esempio, per la chiusura nelle giornate di Natale, di Santo Stefano e Capodanno il Città Fiera con la sua galleria commerciale di Martignacco così come il Bennet di Pradamano, Arteni a Tavagnacco o il grande supermercato Panorama di viale Palmanova a Udine. Così, a Trieste, Eataly, i centri commerciali Il Giulia e Freetime di Montedoro o la catena Zara. Anche i punti vendita Pam di Trieste, che negli scorsi anni avevano optato per l’apertura nel giorno di Santo Stefano, quest’anno per il 25, 26 dicembre e 1° gennaio chiuderanno. Chiusure confermate anche per le Coop, che da tempo hanno adottato questa scelta.
A Santo Stefano però, in certi casi, la musica cambia: a Trieste sono pronte a spalancarsi le porte del centro commerciale Torri d’Europa (a eccezione del supermercato delle Coop), che a Natale e Capodanno non sospenderà le proiezioni nella sala cinematografica ospitata nella struttura e terrà aperto dalle 16 l’area ristorazione e divertimento. Aperti il prossimo 26 dicembre i negozi di H&M e di Bata. Nel capoluogo regionale anche la catena Despar, con i punti vendita di via dei Leo o di Largo Barriera, aprirà il 26 dicembre, così come un solo punto vendita, quello di via Concordia, del gruppo Bosco. A Santo Stefano sarà possibile fare shopping anche all’Outlet Village di Palmanova, al Carrefour di Tavagnacco, all’Ikea e al Tiare Shopping di Villesse.
E in merito al centro commerciale Tiare, la Filcams Cigl di Gorizia, rivendicando il diritto dei lavoratori a passare le festività in famiglia, ha avviato una raccolta firme per sensibilizzare la proprietà a cambiare idea in merito all’apertura programmata appunto il 26 dicembre.
Solo i lavoratori della catena di supermercati di Trieste Zazzeron, dunque, il 25 dicembre e il 1° gennaio dovranno mettere comunque la sveglia, indossare la divisa e servire coloro che decideranno di muoversi con i carrelli tra gli scaffali e fare la spesa in quelle giornate.
«Feste o non feste noi siamo sempre aperti - conferma il titolare Maurizio Zazzeron -, siamo un garanzia per il consumatore e soddisfiamo l’esigenza di dare sempre un servizio». Le proteste degli anni scorsi delle sigle sindacali ma anche della Diocesi non hanno dunque fatto cambiare idea all’imprenditore, che tira dritto e quest’anno si aggiudica il primato dell’unico in regione a non fermare le casse e le affettatrici nemmeno per una giornata.
Un paio di anni fa Zazzeron, per far capire quanto la sua decisione non fosse campata in aria ma frutto di un’esigenza dei triestini, aveva esibito gli scontrini emessi il giorno di Natale. In quell’occasione 4mila clienti avevano compiuto un acquisto in uno dei suoi punti vendita. C’era chi cercava l’ingrediente mancante a un piatto particolare, ma si erano viste anche famiglie intente a riempire il carrello della spesa settimanale.
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