A “Notre Dame de Paris” ronzano maggiolini

La sfida della Compagnia Mandrioi è mettere in scena il capolavoro teatrale
Silvano Trieste 15/01/2015 Carnevale Muggesano 2015, Mandrioi
Silvano Trieste 15/01/2015 Carnevale Muggesano 2015, Mandrioi

MUGGIA. Portare per le strade di Muggia un'opera teatrale. Missione decisamente difficile quella che stanno intraprendendo i “Mandrioi”. Domenica 15 febbraio in occasione della 62.a sfilata del Carnevale di Muggia la Compagnia si affiderà alla bellezza di “Notre Dame de Paris”, lo spettacolo che con 15 anni di repliche è conosciuto in tutto il mondo, un’opera unica, inossidabile che non perde lo smalto. “La bellezza di “Notre-Dame de Paris” consiste nel fatto che in ogni aria si avverte la voglia di far sentire un testo o una canzone: è uno spettacolo che è nato per le musiche che contiene e quindi quest’anno vogliamo portare quest’opera teatrale in strada, trasformarla in una sfilata carnevalesca cogliendone i tratti salienti e spettacolari”, fanno sapere i Mandrioi.

“Notre-Dame de Paris” narra la storia di Quasimodo, il campanaro gobbo, costretto dalla sua bruttezza a guardare il mondo dall'alto di una torre della Cattedrale di Notre-Dame e del suo amore impossibile e tragico per Esmeralda, una bella gitana. Un susseguirsi d’ingiustizie e di ipocrisie verso gli “stranieri”, i “diversi”, dove anche l'arcidiacono della cattedrale è attratto dalla zingara, carico di gelosia e di desiderio represso che lo porterà ad agire malvagiamente. In uno spaccato della Cattedrale di Notre Dame in costruzione il pubblico verrà accolto da Gringoire, il cantastorie. «È una storia che ha per luogo Parigi nell'anno del Signore 1482. Questo è il tempo delle cattedrali, la pietra si fa statua, musica e poesia. E con questa melodia ecco farsi avanti un gruppo di “Pilastri”, che si trasformeranno e si modelleranno al loro passaggio per divenire “i mostri di pietra, i gargoyles”. Ma ecco incombere la musica e la danza nella Corte dei Miracoli con i “clandestini” che cercheranno asilo, ma verranno scacciati dalle guardie cittadine» spiega la Compagnia.

Spazio poi alla rivisitazione di alcune tra le più macabre e famose torture medioevali accompagnati dal ritmo tonante di una banda di boia con la ruota, l’impalamento, la gogna, l’impiccagione. Vi saranno poi campane e bizzarri campanari acrobati, e prima del sopraggiungere del carro principale ecco le spettacolari vetrate gotiche, vanto della cattedrale e di tutte le chiese dell’epoca... una miriade di colori che si ergono dal buio degli interni delle chiese medievali. La sfilata si concluderà con Quasimodo impegnato nella festa dei folli, che altro non è che il Carnevale. (ri.to.)

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