A nudo i redditi di Palazzo: Dipiazza è il più ricco

TRIESTE. L’imprenditore di successo prestato alla politica. Una formula che funziona ancora in Friuli Venezia Giulia. Lì dove per anni ha primeggiato Massimo Blasoni, il re delle case di riposo, tocca ora a Roberto Dipiazza. L’ex sindaco di Trieste è il più ricco del Palazzo. E non di poco. Nella classifica dei redditi imponibili 2013 dei consiglieri regionali, il secondo, Daniele Gerolin, risulta distantissimo.
Il podio Dipiazza, stando a quando pubblicato ieri nel sito del Consiglio regionale, ha dichiarato 422.972 euro, più del doppio del democratico Gerolin (182.641). Al terzo posto, con un imponibile di 175.304 euro, c’è Giovanni Barillari, eletto nelle liste dell’Udc ma seduto nel gruppo Misto.
La top ten Tra i primi dieci figurano anche il forzista Elio De Anna (172.930), il vicepresidente Sergio Bolzonello (che, dopo aver conquistato un posto in Consiglio a suon di preferenze, dichiara 168.242 euro), Stefano Pustetto (Sel, 163.945), Franco Rotelli (Pd, 154.264), Franco Codega (Pd, 149.118), Valter Santarossa (Autonomia responsabile, 146.431) e Paride Cargnelutti (ex Pdl, ora nel gruppo del Nuovo centrodestra, 145.369).

La presidente Debora Serracchiani spunta un attimo dopo, all’undicesimo posto. La documentazione della presidente (che effettua anche donazioni per qualche migliaio di euro ad alcune associazioni del territorio) riporta due imponibili: uno legato all’incarico di europarlamentare (39.736 con conseguente imposta comunitaria di 8.732 euro) precedente all’esperienza in Regione, l’altro riferito alla situazione tributaria italiana (95.561). Il totale è di 135.297 euro.
I big Quasi tutti gli altri big della politica regionale si collocano tra i primi venti. Dietro la governatrice c’è il presidente del Consiglio Franco Iacop con 133.226 euro. Subito sotto ecco Renzo Tondo a quota 131.081. Molto vicini anche altri consiglieri con più di un mandato alle spalle come il leghista Claudio Violino (129.784), il forzista Riccardo Riccardi (128.115), l’esponente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Luca Ciriani (125.542), l’alfaniano Alessandro Colautti (119.862) e l’azzurro Bruno Marini (112.487)
La norma Tutti i dettagli sono pubblici. Nel sito del Consiglio, nella sezione Amministrazione trasparente, al link “Organizzazione-Organi di indirizzo politico-amministrativi”, sono a disposizione dei cittadini le dichiarazioni dei redditi (2013) degli eletti (compresi quelli poi diventati assessori) alle regionali.
L’obbligo Si tratta di un obbligo imposto dal Decreto legislativo 33/2013 (“Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”). Quand’era sindaco, e quindi prima della stretta sulla trasparenza, Dipiazza si rifiutò di rendere noto il proprio reddito. Nel gennaio 2010 spiegava al Piccolo: «Ho deciso così perché stanco dei titoli e della pubblicità. Devo difendere una mia privacy, io nel mio lavoro non sono un dipendente pubblico, ma un imprenditore che ha evidentemente delle problematiche legate a situazioni diverse. Preferisco mantenere quindi un po’ di anonimato sotto questo punto di vista». Stavolta non è stato possibile.
I grillini Guardando la classifica dal basso, tra gli ultimi dieci consiglieri compaiono quattro componenti del gruppo del Movimento 5 Stelle su un totale di cinque. Si tratta di Eleonora Frattolin, l’attuale capogruppo all’ultimo posto della lista dei 49 con un imponibile 2013 di 62.504 euro, di Cristian Sergo, penultimo con 63.276 euro, di Ilaria Dal Zovo, terz’ultima con 66.085 euro, e di Andrea Ussai, un po’ più su con 72.417 euro. Per Elena Bianchi, capogruppo del primo anno di legislatura per i pentastellati, la cifra è invece più alta: 101.722 euro. Soldi dichiarati ma, nel caso dei grillini, in parte restituiti (per quel che riguarda l’indennità pubblica) al “Fondo per lo sviluppo”.
Case e automobili Nell’informazione del Consiglio compaiono anche le situazioni patrimoniali. Anzi, più precisamente, le variazioni nel corso del 2014. Ne segnala una proprio Dipiazza: la vendita di un appartamento a Trieste di 80 metri quadri. Tra le proprietà dell’ex sindaco rimangono due immobili e un terreno in città, oltre a una Fiat Freemont del 2012. Per la presidente Serracchiani ci sono invece un’abitazione a Udine, un’Audi Q5 (leasing) del 2012 e una Fiat 500 del 2013.
Le azioni Nei patrimoni degli altri eletti nominati in giunta, compaiono inoltre abitazione e due garage per Bolzonello, l’Alfa Romeo 147 del 2006 per Sara Vito, mentre il presidente Iacop vende azioni Safilo, Unipol e Fondiaria e ne acquista del Sole 24 Ore, confermando fabbricati e terreni a Reana e il possesso di una Volvo XC60 del 2010. Per l’ex governatore Tondo, invece, quattro proprietà immobiliari a Tolmezzo e una a Trieste.
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