A quarant’anni di distanza patto d’amicizia rinnovato fra Duino Aurisina e Buie

I sindaci Pallotta e Vizintin hanno celebrato, assieme alle loro giunte e alle autorità, la firma del 20 ottobre 1979 «Ora progetti transfrontalieri»



Quando fu stipulato, il 20 ottobre del 1979, il mondo e gli equilibri internazionali erano molto diversi rispetto a oggi. La Russia invadeva l’Afghanistan, Cina e Stati Uniti riprendevano i rapporti ufficiali grazie alla “Diplomazia del ping pong”, entrava in vigore il Sistema monetario europeo, il cosiddetto “Sme”, l’Europa unita era poco più di un sogno. Eppure, le amministrazioni comunali di Duino Aurisina e Buie, il piccolo centro situato nel cuore dell’Istria, oggi territorio croato, che però all’epoca apparteneva alla Federazione jugoslava, intuirono che la collaborazione internazionale, l’intesa transfrontaliera, la volontà di unire le forze dimenticando i confini rappresentava il futuro e strinsero un accordo sotto forma di gemellaggio.

Un atto di lungimiranza che nel tempo ha dato notevoli frutti e che ieri, a 40 anni di distanza, è stato celebrato e rinnovato con una solenne cerimonia, che si è svolta nella sala del Consiglio comunale di Duino Aurisina, alla presenza dei due sindaci, Daniela Pallotta, padrona di casa, e Fabrizio Vizintin, testimoni gli assessori delle due giunte, autorità civili e militari, numerosi consiglieri.

«In questi 40 anni – ha detto Pallotta dopo l’esecuzione degli inni nazionali e di quello europeo – siamo riusciti a coinvolgere cittadini e famiglie in questo gemellaggio, che ha sempre puntato sul rafforzamento dei legami di amicizia e fratellanza fra i due Comuni. Rinnoviamo quel patto – ha aggiunto – con la firma della pergamena e l’impegno a collaborare ancora più strettamente in futuro». «Oggi facciamo parte di una realtà comune, cioè l’Unione europea – ha risposto Vizintin – ma all’epoca questo gemellaggio precorreva i tempi. In futuro, definiremo assieme nuovi progetti utili a entrambe le comunità, anche attingendo assieme ai fondi europei».

Particolare suggestione ha originato nei presenti il ricordo diretto di Marisa Skerk, oggi consigliere comunale del Pd, all’epoca giovanissima figlia dell’allora sindaco di Duino Aurisina, Albin Skerk, firmatario del gemellaggio assieme al collega di Buie, Valentin Jakac, la quale ha ricordato che «Buie fu scelta per l’accordo in quanto furono numerosi, nel dopoguerra, i profughi di quella terra che approdarono a Borgo San Mauro». «In sostanza – ha sottolineato l’assessore comunale Massimo Romita – entrambi i Comuni avevano la caratteristica di avere, al loro interno, comunità di lingue e culture diverse». L’appuntamento si è concluso con un breve concerto della banda musicale di Aurisina, che si è esibita nel piazzale del Municipio, e con l’impegno dei due sindaci a ritrovarsi il prossimo anno a Buie. —



Riproduzione riservata © Il Piccolo