A Ronchi nasce la sfida per riaprire le botteghe

La Coop 88, quattordici donne guidate da un presidente, punta al recupero dei negozi di vicinato. Il primo risultato è l’avvio del Bolero di biancheria intima
Di Luca Perrino
Bonaventura Monfalcone-13.02.2015 Dismissione insegna Detroit-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-13.02.2015 Dismissione insegna Detroit-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura

RONCHI DEI LEGIONARI. Le ragioni del suo nome “88” sono davvero molto diverse tra loro. Ma in qualche caso anche legate indissolubilmente. Perchè il suo presidente, l’unico uomo accanto a dieci donne, è nato nel 1988. Perchè la sua sede è al civico 88 di via San Lorenzo e, non da ultimo, perchè l’8 rovesciato significa l’infinito e, quindi, il futuro, la speranza, la voglia di fare.

Muove i suoi primi passi, a Ronchi dei Legionari, la “Cooperativa 88”, una nuova realtà che ha un grande, ambizioso obiettivo, quello di far riprendere la cultura del negozio di vicinato, aprendo negozi che, nel corso degli anni, hanno purtroppo dovuto abbassare le saracinesche. Un primo passo verrà concretizzato il prossimo 14 maggio con l’apertura di “Bolero”, negozio di intimo che proporrà produzione nazionale, ma anche locale, mettendo a disposizione della clientela anche una sarta.

Qui, fino a pochi anni fa, c’era una merceria che, come altri esercizi commerciali ronchesi, ha cessato la propria attività. Ma nel futuro della cooperativa c’è molto altro. Ed è per questo che, alcune delle socie, sta preparando un vero e proprio piano industriale. «Mettiamo al centro la persona e le sue tante espressioni - spiega il presidente, Francesco Pecol - e puntiamo a realizzare il nostro programma grazie proprio a quelle che sono le peculiarità di chi ha voluto initraprendere questa avventura».

Le compagne di viaggio, giovani e meno giovani, sono donne che hanno perso il lavoro e che hanno maturato esperienze in settori diversi. Ma ci sono anche donne che un lavoro ce l’hanno, sono commercianti o ristoratrici e hanno voluto comunque mettersi in gioco, anche solo come sovvenzionatrici. Il “Bolero” sarà solo il primo passo. Perchè, negli ultimi anni a Ronchi dei Legionari, così come nel resto del territorio regionale, sono spariti quasi del tutto i negozi di vicinato, sostituiti dai grandi centri commerciali che hanno fagocitato l’offerta nel settore.

«Vogliamo investire nelle nostre conoscenze - ha proseguito Pecol - anche puntando alla produzione locale, che potrebbe concretizzarsi in diversi settori, non solo quello dell’abbigliamento. Il territorio ha bisogno di essere rilanciato e mettendo al centro una visione etica della cooperativa, desideriamo fare la nostra parte. Prima che sia troppo tardi». Una vera e propria scommessa, in un settore, quello del commercio e dell’artigianato, che ha perso terreno negli ultimi anni.

A Ronchi dei Legionari sono spariti esercizi storici, come “Utili confezioni” in piazza Oberdan, la pasticceria “Pogacini” in via D’Annunzio o la panetteria “Gorghi” in largo Petrarca. Ma c’è anche chi ha investito e proprio negli ultimi mesi hanno aperto una nuova agenzia di viaggi, una fioreria, una lavanderia automatica e alcuni negozi di frutta e verdura a chilometro zero. Ora la “Cooperativa 88” lancia un nuovo segnale, quello di un gruppo di donne che, assieme all’unico rappresentante maschile, hanno deciso di non arrendersi alla crisi, di non gettare la spugna. «Crediamo al movimeto cooperativo - ha concluso Pecol - e crediamo alla coesione di più esperienze. Ecco perchè guardiamo al domani con grande fiducia». Non resta che sperare che tanta determinazione e tanta volontà siano premiate anche dalla gente e dai nuovi clienti. Che potranno contare, fra un paio di settimane, su un negozio in più, dove la qualità farà la differenza.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo