A Sistiana genitori in rivolta contro i banchi a rotelle

il caso
DUINO AURISINA
Sono instabili, pericolosi, troppo piccoli. È un giudizio negativo che non ammette repliche quello formulato dai genitori dei ragazzi della scuola media “De Marchesetti” di Sistiana in relazione ai nuovi banchi di scuola, più noti come i “banchi del ministro Azzolina”.
«Dopo una breve sperimentazione – scrive Elena Bonin, in rappresentanza della maggioranza dei genitori – questi banchi, che in realtà preferiamo definire “sedute a rotelle con piccola tavoletta scrittoio”, li bocciamo. I nostri figli – precisa – erano già opportunamente distanziati fra loro con i vecchi ma sempre validi banchi singoli. A questo punto – si interroga la rappresentante dei genitori – ci chiediamo a cosa servono le nuove sedute a rotelle. Abbiamo evidenziato questa nostra valutazione alla dirigenza scolastica, al Consiglio d’istituto e, per conoscenza, anche all’amministrazione comunale – prosegue Bonin – ma finora non abbiamo ricevuto alcun riscontro».
Intanto però i disagi sono notevoli: «Quando i ragazzi devono utilizzare contemporaneamente quaderno e libro – rileva ancora Bonin – sono costretti ad appoggiare per terra il libro aperto e sporgersi per leggere con il rischio di sbilanciarsi e di cadere, in quanto le ruote non prevedono un sistema di bloccaggio, carenza che potrebbe diventare drammatica in caso di necessità di sgombero immediato. Non c’è poi un ripiano sotto la tavoletta e la sedia si ribalta nel tentativo, da parte dei ragazzi, di inserire gli oggetti nel cestello contenitore sotto la seduta. Vogliamo riavere i vecchi banchi – conclude – anche perché i ragazzi più robusti sono intrappolati in questa gabbia e battono continuamente le ginocchia». —
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