A Trieste i “giustizieri della pupù” contro i bisognini dei cani

A Barcola, Roiano, in via Trento, via Marconi, via Rossetti, viale XX Settembre e in tante altre zone della città sono apparsi da qualche giorno cartellini infilzati nelle deiezioni canine, che i proprietari, maleducati, di amici a quattro zampe, non hanno raccolto. Ne sono stati prodotti ben 10mila.
Un semplice triangolo rosso, come un segnale stradale in miniatura, sistemato su un lungo bastoncino di legno, mostra la semplice scritta “cacca!”. Un avvertimento per tutti e un ammonimento alle persone con scarso senso civico.

Sui social network in tanti hanno immortalato la novità, scattando foto ovunque, per pubblicarle su gruppi e profili Facebook. Molti hanno pensato fosse una sorta di “giustiziere delle deiezioni”, ma sempre sul web si scopre che si tratta invece di un progetto proposto dall'associazione “Ingegneria senza frontiere - Trieste”, mirato ad attirare l'attenzione sul fenomeno della scarsa educazione di alcuni padroni di cani.
Per adesso il risultato in termini di visibilità e curiosità generale ha sicuramente prodotto gli effetti desiderati. «Il primo giorno di aprile abbiamo promosso una conferenza a San Giacomo, sul tema "rione pulito" - spiega la madrina dell'iniziativa Patrizia Di Lorenzo -. Purtroppo poche persone hanno partecipato, a fronte di un problema molto sentito in tutta la città. In quell'occasione è intervenuto un giovane ingegnere, Stefano Querin, che ha lanciato l'idea dei segnali “Occhio alla cacca”.
Per ora ha colpito nel segno e stiamo attirando l'attenzione della gente. A me è capitato di infilzarne qualcuna, che il giorno dopo è stata regolarmente gettata nei bidoni. Quindi pare che il messaggio sia giunto al destinatario. Abbiamo segnalato anche i sacchetti abbandonati, altra piaga in diverse zone, con il puzzolente contenuto sui marciapiedi. Neanche lo sforzo di buttarli in un cestino. Tanti triestini ci stanno seguendo e alcuni ci hanno chiesto anche i cartellini da posizionare, perché incontrano continuamente situazioni del genere».
Considerando gli oltre 22mila cani registrati all'anagrafe canina e le tante lamentele di inciviltà in diversi rioni, i promotori della campagna sperano che qualcosa possa cambiare. «Non solo un'idea mia ma di tutta l'associazione - precisa Querin - vedendo strade e marciapiedi ogni giorno imbrattati. Vogliamo smuovere l'opinione pubblica, anche per tutelare la grande maggioranza di amanti degli animali che conferiscono correttamente le deiezioni. I cartelli stanno suscitando grande clamore. Per ora ne abbiamo prodotti già 10mila e infilzati una piccola parte. Puntiamo in primis a far sì che le persone non le calpestino, e poi a fare un po' di pressione sociale su chi non si comporta bene».
Dalle foto e dalle testimonianze pubblicate costantemente sui social, pare che quasi nessuna zona della città sia immune, anche se parecchie lamentele sono più accentuate in alcune aree, come le strade attorno a piazza Perugino, quelle vicino al Giardino pubblico o al viale XX settembre.
Molte segnalazioni poi arrivano dai genitori, che devono fare i conti con le deiezioni lasciate davanti ai cancelli di asili e scuole. «Purtroppo le multe sono poche - aggiunge Querin -. Grazie alla nostra opera di sensibilizzazione, se non arrivano le sanzioni si spera arrivino almeno l'educazione e il buon senso».
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