Abusi sessuali sulla nipotina, arrestato

Il pensionato era ospite dei parenti a Jesolo: anche le cugine della vittima in passato ne subirono le violenze
20061106 - PONTEDERA - PISA - CRO - PEDOFILIA: AUMENTO DENUNCE, MAGGIORANZA REATI IN FAMIGLIA. Una immagine simbolica della violenza sui minori. La pedofilia e le violenze sessuali sui minori restano reati in prevalenza 'familiari', anche se Internet ha contribuito ad aumentare le possibilita' di adescamento. E, nonostante lo sforzo delle autorita' di polizia, negli ultimi dieci anni le denunce sono aumentate: un dato che non significa necessariamente un aumento dei reati ma che comunque indica la presenza di un fenomeno tutt'altro che sconfitto, come dimostra l'operazione di oggi condotta dalla squadra mobile di Roma che ha portato all'emissione di 32 ordinanze di custodia cautelare. L'analisi emerge da un convegno sulla pedofilia e sugli altri reati a sfondo sessuale organizzato dalla polizia nella sede della Direzione centrale anticrimine (Dac) cui hanno partecipato esperti del settore, magistrati, poliziotti e psicologi. FRANCO SILVI - ANSA - KRZ
20061106 - PONTEDERA - PISA - CRO - PEDOFILIA: AUMENTO DENUNCE, MAGGIORANZA REATI IN FAMIGLIA. Una immagine simbolica della violenza sui minori. La pedofilia e le violenze sessuali sui minori restano reati in prevalenza 'familiari', anche se Internet ha contribuito ad aumentare le possibilita' di adescamento. E, nonostante lo sforzo delle autorita' di polizia, negli ultimi dieci anni le denunce sono aumentate: un dato che non significa necessariamente un aumento dei reati ma che comunque indica la presenza di un fenomeno tutt'altro che sconfitto, come dimostra l'operazione di oggi condotta dalla squadra mobile di Roma che ha portato all'emissione di 32 ordinanze di custodia cautelare. L'analisi emerge da un convegno sulla pedofilia e sugli altri reati a sfondo sessuale organizzato dalla polizia nella sede della Direzione centrale anticrimine (Dac) cui hanno partecipato esperti del settore, magistrati, poliziotti e psicologi. FRANCO SILVI - ANSA - KRZ

di Maddalena Rebecca

Abusi sessuali sulla nipotina di 9 anni. È l’accusa che ha fatto scattare le manette ai polsi di un pensionato triestino di 72 anni, sposato con figli, in passato gestore di un noto bar del centro. Arrestato dagli agenti della Mobile di Trieste e Padova, l’uomo si trova ora ai domiciliari. Misura disposta dal Gip di Venezia al termine dell’indagine che ha permesso di accertare le attenzioni morbose riservate alla piccola. Le stesse, si è scoperto nel corso dell’inchiesta, subite in passato anche da altre nipoti.

Teatro delle ultime molestie la villa a Jesolo dove la famiglia della giovanissima vittima trascorre abitualmente le vacanze estive. Lì il pensionato finito in arresto, zio di secondo grado della bambina, era stato invitato a passare qualche giorno di riposo. Segno che i familiari si fidavano di lui e non immaginavano neanche lontanamente che potesse infastidire sessualmente i più piccoli. Facile quindi intuire lo choc quando un’altra parente, anche lei di passaggio nella grande casa poco lontana dalla spiaggia, ha riferito di essere entrata in una stanza con la televisione accesa e di aver sorpreso lì dentro l’uomo che toccava nelle parti intime la bimba. Una scena inequivocabile che ha spinto poi la donna a segnalare l’accaduto al servizio 114, il numero d’emergenza per l’infanzia.

L’allarme ha messo immediatamente in moto l’attività investigativa. Gli agenti della Questura di Padova - città in cui risiede la famiglia della bimba - e di Venezia, hanno risentito la testimone e verificato l’attendibilità del suo racconto. Un racconto apparso così dettagliato da non lasciare spazio ad alcun dubbio. Di lì la decisione di andare ancora più a fondo sulla vicenda, coinvolgendo anche altri parenti del pensionato.

Gli inquirenti, coordinati dal pm del Tribunale dei minori di Venezia Giovanni Zorzi, hanno quindi contattato altre due parenti dell’uomo. Due ragazze di 20 e 25 anni che, con grande sofferenza, hanno ammesso di aver subito da piccole le stesse pesanti attenzioni riservate ora alla cuginetta di 9 anni. Violenze avvenute sempre lontano dagli occhi degli adulti e proseguite per anni nel silenzio delle giovanissime vittime, riuscite solo in questi giorni a trovare il coraggio di raccontare l’incubo una decina d’anni fa.

Le testimonianze delle ragazze e le altre prove raccolte a carico del triestino hanno così convinto il pubblico ministero a chiedere subito la misura cautelare, per evitare che nel frattempo l’uomo potesse molestare di nuovo la bimba di nove anni. Misura concessa appunto dal Gip Giuliana Galasso, che ieri ha disposto l’arresto del pensionato e il trasferimento nella sua abitazione di Trieste.

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