Addio a Giorgio Laurenti mitico vigile motociclista

RONCHI DEI LEGIONARI. Una notizia che è arrivata proprio nella giornata in cui, a Ronchi dei Legionari, si celebrava la ricorrenza di San Sebastiano, il patrono della polizia locale, con tanto di...
RONCHI DEI LEGIONARI. Una notizia che è arrivata proprio nella giornata in cui, a Ronchi dei Legionari, si celebrava la ricorrenza di San Sebastiano, il patrono della polizia locale, con tanto di festa regionale (si veda nelle altre pagine,
ndr
). La città ha dovuto fare i conti con la scomparsa, improvvisa, di Giorgio Laurenti, morto all’età di 72 anni, per molto tempo agente della polizia locale ronchese. Era il 1970 quando, allora ventiquattrenne, venne assunto con la funzione di motociclista. Allora i vigili ronchesi disponevano di due “Gilera” che videro prestare servizio lungo la strade della città anche Giorgio Zilli e Giovanni Bonifacio. Per anni, fino al 2010, Laurenti ha vestito la divisa di quelli che erano, un tempo, proprio i vigili urbani - poi polizia municipale e, ancora, polizia locale - con grande professionalità. Dapprima, come detto, come motociclista e, poi, come agente vicino alla gente e alle istituzioni.


Con orgoglio ha scortato il gonfalone della città in occasione di tante cerimonie, non solo a Ronchi, ma anche in molte parti d’Italia. «Ricordo una cerimonia alla quale eravamo presenti a Firenze – afferma il sindaco Livio Vecchiet – e allora Giorgio mi disse che era commosso ogni qualvolta aveva l’onore di portare il nostro gonfalone. Siamo davvero rattristati da questa notizia e siamo vicini alla famiglia in questo brutto momento». Ancora non sono state fissate le date dei funerali. Giorgio Laurenti, figlio di quel Marcello che aveva conosciuto il dramma della deportazione nei lager nazisti e che, da quella esperienza, aveva realizzato un libro, lascia la moglie Teresa ed il figlio Cristian.


Un episodio lega in particolare Giorgio Laurenti alla sua amata professione. Era il 1992 e, nell’allora ex Jugoslavia, si combatteva una guerra cruenta. Il giornalista Toni Capuozzo e Kemal Karic, allora di pochi mesi, che aveva appena perso una gamba a causa dello scoppio di una granata, arrivarono a Ronchi dei Legionari. Capuozzo chiese ad un agente della polizia comunale dove si trovasse un locale per poter mangiare. Quel vigile urbano era proprio Giorgio Laurenti, il quale, nel giugno scorso, aveva potuto reincontrare e riabbracciare Toni e Kemal a distanza di 25 anni.


I fatti di allora, per la cronaca, dicono che le automobili della troupe arrivano all’incrocio di quella che è l’ex pesa pubblica, tra via Aquileia e via Mazzini. S’imbattono appunto in un agente della polizia locale, che è proprio Giorgio Laurenti. Gli viene chiesto dove si possa mangiare e Laurenti li accompagna in via Roma, dove oggi si trova la “Locanda del Ficchio”, a quel tempo il “Central bar” gestito da Giovanni Bertossi.


«Mi fu chiesto dove potessero mangiare e dove ci fosse un locale con un televisore – raccontò nel 2017 Laurenti – e li indirizzai lì. Ma avevo riconosciuto, tra quelle persone, il giornalista Capuozzo e mi offrii di accompagnarli».
(lu.pe.)


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