Addio al professor Movia mondo accademico in lutto
Lutto nel mondo accademico cittadino per la scomparsa all’età di 83 anni del professor Giancarlo Movia. Il decesso è avvenuto alcuni giorni fa a Cagliari, città della moglie. Giancarlo era nativo di Tolmino dove la madre Carla era maestra elementare. La famiglia si era trasferita immediatamente dopo a Gorizia.
Un percorso di studi, quello di Giancarlo, che l’ha visto frequentare il liceo classico “Dante Alighieri” di viale XX Settembre. Già al primo anno, Giancarlo manifestava grande interesse per gli studi umanistici e filosofici. Amava confrontarsi con la storica professoressa di filosofia Jolanda Pellegrini, con la quale discuteva temi filosofici, che per lui risultavano sempre appaganti. Si interessava anche di letteratura e comperava l’allora giornale “La fiera letteraria”, identificandosi appieno nelle opere del suo autore preferito Giovanni Papini.
Si era quindi iscritto alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova, ove si era laureato a pieni voti e aveva intrapreso poi il percorso cattedratico come docente di filosofia. Successivamente, si era trasferito nelle Università di Verona, Lecce e, infine, Cagliari. Qui era stato nominato rettore della Facoltà di Filosofia. Un incarico prestigioso che ha svolto per una lunga stagione con grande impegno e responsabilità.
Nel frattempo aveva scritto diversi libri e trattati, soprattutto su Platone e i Neoplatonici, culminati nella sua più importante opera il commentario storico-filosofico “Apparenze, essere e verità”. Un trattato, questo, discusso in numerosi convegni filosofici all’Università Statale di Milano e che vertevano principalmente su Platone.
Giancarlo si era sempre sentito indissolubilmente legato all’Istituto “Stella Matutina” e ai padri gesuiti, grandi cultori di filosofia. Rimangono esaltanti i quasi quotidiani confronti con gli indimenticati padri educatori Sergio Katunarich, Clemente Mersegaglia e Spartaco Galante, contrassegnati dalle discussioni e dagli approfondimenti sui grandi ed importanti temi filosofici e platonici. Giancarlo aveva un fratello, di qualche anno più anziano, che era entrato da giovane nella Compagnia di Gesù ed era stato ordinato sacerdote.
Ricorda Giancarlo con commoventi parole l’attuale presidente provinciale dell’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo Paolo Sluga che è rimasto sempre legato al compagno di classe da una immutata e splendida amicizia nata fin dai tempi del liceo. Sluga lo ricorda con affetto e stima per la profondità della sua cultura e per la sua straordinaria padronanza espositiva. Padronanza arricchita fino all’ultimo dalle grandi idealità mariane e ignaziane apprese all’Istituto “Stella Matutina” che lo hanno poi accompagnato lungo il cammino della vita. –
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