Alberghi fra “cassa” e lavori Best Western apre a giugno

Una quindicina di dipendenti dell’hotel in corso Italia riceve il fondo d’integrazione Contratti chiusi in anticipo all’Entourage, per la ripresa servirà almeno un mese
Bumbaca Gorizia 20.05.2020 Best Western © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 20.05.2020 Best Western © Foto Pierluigi Bumbaca

Alex Pessotto

Non solo bar e ristoranti, ci sono anche le strutture ricettive con le quali bisogna fare i conti. E a loro volta devono fare i conti con la ripresa e l’emergenza. Il Best Western Gorizia Palace Hotel riapre lunedì primo giugno o il lunedì successivo. Lo comunica Luca Boccato, amministratore delegato di Hnh Hospitality, la catena a cui appartiene l’albergo di corso Italia. A Trieste, invece, l’hotel della medesima catena ha ripreso l’attività già lunedì 18 maggio.

Per quanto riguarda il Grand Hotel Entourage, l’altro albergo cittadino a quattro stelle, occorrerà ancora attendere circa tre-quattro settimane per dei necessari lavori all’impianto di condizionamento (che cominceranno a breve, assicura l’amministratore delegato dell’Entourage, Alessandro Lovato) prima che possa riprendere la piena attività. In particolare, l’Entourage aveva aperto gli inizi dell’autunno scorso per un rodaggio limitato a poche camere. Nessuno dei suoi dipendenti era finito in cassa integrazione, visto che i contratti erano terminati in anticipo rispetto alla proclamazione dello stato di emergenza.

Al Best Western, invece, sono una quindicina i dipendenti che ricevono il Fis (il Fondo di integrazione salariale). «Stiamo gestendo la situazione con la massima responsabilità – precisa Boccato –. Abbiamo una minima presenza in albergo durante il giorno sia per il “back office” sia per le operazioni di sicurezza: quindi non si tratta di una cassa integrazione al 100%, visto che alcuni lavoratori continuano a essere attivi. Siamo noi, comunque, ad anticipare in questo periodo la retribuzione ai dipendenti: le regole del Fis, infatti, consentono di anticipare o di non anticipare gli assegni e noi, per tutelarli, abbiamo scelto di intraprendere la prima strada anziché far loro attendere le lunghe tempistiche dell’Inps».

Se permane qualche dubbio sulla data precisa di apertura del Best Western Gorizia Palace Hotel il motivo è molto semplice. «Dipendiamo ovviamente dalla riapertura dei confini regionali – afferma Boccato –. Sappiamo bene che, quest’anno, sul turismo internazionale, almeno per i prossimi mesi non potremo fare molto affidamento, ma non possiamo certo rinunciare alla domanda di visitatori del nostro Paese. L’auspicio, quindi, è che la mobilità tra le regioni si sblocchi quanto prima e, da questo punto di vista, sto trovando il lavoro del presidente Fedriga molto equilibrato. Devo poi constatare che la riapertura a Trieste, ad oggi, risulta al di sotto delle nostre aspettative in termini in termini di numero di clienti».

Prima che l’albergo di corso Italia riapra sarà necessario, come richiedono le norme, sanificarne gli ambienti. C’è, in ogni caso, una curiosità che Boccato non tace: «A livello nazionale, non c’è mai stata una norma che imponesse la chiusura degli alberghi per il coronavirus. Un provvedimento in tal senso c’è stato solo in Lombardia, dove, tuttavia, noi non siamo presenti. Ma il blocco, in Italia, non ha mai riguardato gli hotel: non a caso, ce ne sono alcuni che hanno scelto di restare aperti, nonostante la pandemia. La trovo una cosa folle e anche paradossale. Ora che siamo pronti per ripartire dovremo seguire dei protocolli». —

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