Alla Failms-Cisal è guerra su chi comanda
Battaglia a colpi di note, ricorsi, controricorsi e commissariamenti a vicenda. È guerra aperta all’interno della Failms-Cisal, la Federazione autonoma italiana lavoratori metalmeccanici siderurgici e servizi. Sabato il segretario generale Gabriele Bazzaro ha sconfessato pubblicamente gli ex rappresentanti locali, Fabrizio Ballaben e Mario Pizzolitto. Ieri l’intervento di quello che si definisce «commissario vicario» dell'organizzazione sindacale, Gualtiero Barletta, che afferma che Gabriele Bazzaro «è stato stato commissariato come segretario nazionale della Failms ed espulso dal sindacato dal segretario generale della Cisal Francesco Cavallaro». Commissario Failms sarebbe stato nominato l'avvocato Fulvio Di Gregorio con vicario Barletta. E quest’ultimo sostiene che «Ballaben e Pizzolitto sono segretario provinciale e delegato Rsu dello stabilimento Fincantieri di Monfalcone della Failms-Cisal con pieni poteri». «Si dovrebbe sapere che, in base alle normative, una Rsu eletta dalla base non può perdere la propria carica - sottolinea Barletta -, a meno che non decida di dimettersi. Quanto però non è avvenuto». Barletta poi attacca Fincantieri: «E'inaccettabile e contro le regole - sostiene - l'atteggiamento di Fincantieri che da quattro mesi nemmeno risponde alle richieste di incontro avanzate dalla Rsu Failms, organizzazione che in stabilimento ha 70 iscritti». Secondo la Failm sono 70, ma secondo altre fonti sarebbero solo 7. La Failms non è stata convocata ai tavoli in cui si è discusso e sottoscritto gli accordi su cigs e mobilità, e l'organizzazione ha deciso di adire alle vie legali. «Se potremo bloccare gli accordi - conferma Barletta -, lo faremo. La Failms Cisal sta andando avanti con i decreti ingiuntivi per tutelare i propri iscritti. Con la scusa della crisi le aziende non possono pensare di avere mano libera. I nostri rappresentanti sono sottoposti ad azioni di mobbing e vessazioni e controlli specifici addirittura fuori dall'orario di lavoro, come denunciato in questi giorni in modo formale all'azienda e poi sarà trasmesso all'autorità giudiziaria».
Una situazione ingarbugliata in realtà (sembra ci sia in corso un arbitrato dai giudici per capire chi è il legale rappresentante) sui cui la stessa Fincantieri evita di fare commenti. Anche perchè proprio a settembre scorso Fincantieri era stata chiamata in causa per comportamento antisindacale dalla Failms-Cisal. Il giudice ha dato ragione all’azienda rigettando le accuse perchè il sindacato ha «carenza di rappresentatività».
Fincantieri fa sapere però che, vista la situazione ingarbugliata (sulla questione è stata consultata pure Confindustria) vuole tenersi fuori: «non compete all’azienda stabilire la continuità giuridica dell’organizzazione sindacale (visto l’arbitrato su chi è il legittimo rappresentante ndr) e inoltre la Failms-Cisal non è firmataria del contratto collettivo nazionale». (g.g.)
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