Alla Festa del vino i bicchieri in vetro finiscono fuori legge

Degustazioni solo in calici di plastica e vietate le bottiglie Stop anche nei bar in centro dopo i fatti accaduti a Torino
Pozzecco, Centro San Giacomo - Festa del vino di Bertiolo 2013 - Degustazione vini - Foto Elia Falaschi_Phocus Agency © 2013
Pozzecco, Centro San Giacomo - Festa del vino di Bertiolo 2013 - Degustazione vini - Foto Elia Falaschi_Phocus Agency © 2013
Ve l’immaginate l’Oktoberfest cosa sarebbe senza il panciuto boccale di vetro ad accogliere la birra fresca di spillatura? Ecco, una cosa del genere accadrà oggi alla Festa del vino, edizione numero 60, dove tutte le degustazioni, compresa quella odierna della lectio sulla famiglia dei Pinot, condotta dal presidente di Assoenologi Fvg Rodolfo Rizzo, potranno avvenire solo con bicchiere in plastica. Arricceranno il naso i patiti delle etichette, ma il dispositivo emanato ieri e valevole per ampia fetta del centro storico è quanto deriva dai fatti di Torino, dove sabato scorso il panico in piazza ha provocato uno tsunami umano e l’epilogo è stato di 1.527 feriti, di cui un bambino di 7 anni ancora ricoverato in Rianimazione.


Ieri mattina, al periodico tavolo per l’Ordine e la sicurezza convocato a Gorizia, il Prefetto, su impulso di direttive nazionali, ha raccomandato al sindaco Anna Cisint di vietare nel corso dell’evento la mescita di alcol in contenitori di vetro, calici e bottiglie. E la prima cittadina si è dovuta far carico del sollecito, in una mattinata “drammatica” in cui a tempo di record giunta e uffici hanno dovuto varare un’ordinanza e prima ancora perimetrare l’area sensibile senza far torti a questo o quel commerciante, visto che pure nelle attività e pubblici esercizi a ridosso della kermesse al via da oggi è vietata la vendita di bottiglie, sigillate o meno, di vetro (non la somministrazione in bicchieri nel bar o dehors). Indipendentemente si tratti d’alcol o acqua. La Prefettura adduce «ragioni di ordine e sicurezza».


Mai si è vista una decantazione di bianchi o rossi con bicchierino in plexiglas alla Festa del vino. Certo, sul mercato si possono reperire contenitori dalle forme del tutto simili a calici in vetro, ma vuoi mettere la spesa? Oltretutto, mentre per le aziende ospiti una fornitura in vetro è dotazione scontata, diversamente può dirsi per le stoviglie usa e getta. Senz’altro ci sarà, da parte degli espositori, l’assalto agli ipermercati per procacciarsi lo stock di bicchieri di plastica. E anche gli allacciamenti alle lavastoviglie da stand, predisposti in precedenza, alla luce dell’atto appaiono del tutto superflui.


Un bella gatta da pelare, dunque, per quest’edizione che tra l’altro, intrapreso lo sposalizio con Terre di magici sapori, vanta un numero nutrito di espositori – trentaré – e si è eccezionalmente estesa a via Battisti e piazza Cavour. C’è da dire che l’indirizzo non riguarda mica solo la nostrana manifestazione. Le direttive saranno presto applicate nell’Isontino a tutti gli eventi che prevedono consistenti presenze e si svolgono in spiazzi all’aperto. Così ha raccontato Cisint. Solo che se per l’Agosto ronchese o qualsivoglia sagra, compresa quella de le Ràze a Staranzano, alla fine poco importa se la birretta, come già di fatto avviene, si può bere solo col bicchiere di carta, altro è il discorso delle degustazioni di vino.


Quale sarà dunque la risposta degli espositori? Spunteranno sotto banco a una certa ora i contenitori di vetro per i clienti più affezionati? Un escamotage, questo, che pare di difficile applicazione, visto che i vigili urbani, nella settimana d’esordio del nuovo turno, saranno in servizio fino alle 24. D’altro canto le sanzioni vanno da 50 a 300 euro. È risaputo però che l’italiano che sorseggia un prosecco non lo fa in un bicchiere di plastica e dunque staremo a vedere come andrà a finire stasera.


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