Allarme bullismo, un incontro dedicato ai genitori ronchesi



Un altro passo avanti per accompagnare i ragazzi nella loro crescita e per allontanarli dalle tante insidie che essa nasconde. Ecco che cosa sta alla base dei due incontri promossi, a Ronchi, dall’istituto comprensivo Da Vinci e dall’amministrazione comunale, con il sostegno della Fondazione Carigo. A queste due realtà si è aggiunta, per la seconda edizione, anche la consulta dei ragazzi di Ronchi. All’interno del sistema “Crescere insieme con What’s up” sono stati programmati due incontri incentrati sull’ascolto condiviso ed il dialogo aperto, presentati dalle psicologhe Eleonora Mercadante e la Silvia Orso referenti per il progetto What’s up e lo sportello d’ascolto. Gli incontri si svolgeranno in municipio mercoledì e il 4 giugno, alle 18.30. Il primo incontro sarà intitolato “Bullismo: cosa stai dicendo?” «È importante stimolare una coscienza cittadina – ha spiegato l’assessore all’istruzione, Mauro Benvenuto – e ciò per arrivare all’idea che le fragilità di alcuni sono un problema di tutta la società e l’impegno verso i giovani, da parte di tutti i soggetti che fanno parte dell’ambiente educativo, può risultare un momento positivo nella loro crescita. Intervenire nelle problematiche giovanili in modo efficace attraverso una sinergia tra famiglie, scuola e Comune è sicuramente un messaggio importante per tutti per far comprendere che ognuno di noi deve sentirsi responsabile della buona crescita dei nostri ragazzi». Il progetto “Crescere insieme con whatsup” si associa al progetto “Sportello d’ascolto”, iniziative che la municipalità ronchese sostiene ormai da molti anni attraverso il supporto all’incremento dell’offerta educativa e che l’istituto Da Vinci attua. Un duplice progetto che trova spazio in più tipologie di attività, in modo che le varie richieste provenienti da genitori insegnanti e studenti trovino accoglimento. Ed esso va anche nella direzione di una sempre maggior lotta al disagio giovanile. Lo sportello d’ascolto ha la finalità di migliorare la qualità della vita degli studenti, degli insegnanti e dei genitori, elaborando strategie educative per superare situazioni di disagio e sofferenza ed al fine di favorire nella scuola benessere, successo e piacere, ma anche promuovere quelle capacità relazionali che portano ad una comunicazione assertiva e collaborativa. —





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