Allarme in Slovenia. Porto di Capodistria ko

Il vento blocca lo scalo. Emergenza nella valle del Vipacco. A Nova Gorica oggi non apriranno le scuole

di Franco Babich

CAPODISTRIA

Il porto di Capodistria bloccato, la circolazione sulle strade della valle del Vipacco interdetta ai Tir, le scuole e gli asili di Aidussina e Vipacco rimasti chiusi: da ieri in tutta la Slovenia sudoccidentale è allarme rosso per il maltempo. La bora e il freddo stanno creando forti disagi - anche se finora non si registrano grossi danni - e nei prossimi giorni, come comunicato dall'Arso, l'Agenzia slovena per l'ambiente, le cose potrebbero peggiorare ulteriormente. A causa del vento, il porto di Capodistria è stato chiuso ieri mattina: le navi non possono né entrare né uscire dallo scalo. Sono ostacolate anche le operazioni sulle banchine. Il traffico dei treni merci e dei camion si svolge però con regolarità. Per oggi pomeriggio i meteorologi prevedono una breve tregua, poi la bora dovrebbe nuovamente aumentare di intensità, per cui sono previsti forti marosi. Le onde in mare aperto al largo di Pirano potrebbero superare i quattro metri, e la popolazione delle località costiere è stata allertata. Il momento più difficile – e non sono esclusi danni nella zona della punta di Pirano – è previsto per la notte tra venerdì e sabato. Tutte le squadre della Protezione civile sono state messe in stato di allerta, anche se finora, almeno sulla costa, non c'è stato bisogno di intervenire.

Più grave, già nella giornata di ieri, è la situazione nella valle del Vipacco, dove la bora, che continua ad aumentare di intensità, ha fatto registrare raffiche di oltre 160 chilometri all'ora. Sono rimasti chiusi asili e scuole elementari a Vipacco e Aidussina. Lo stesso provvedimento è stato esteso, per oggi, alle scuole elementari e le istituzioni pubbliche di Nova Gorica, per cui alcune migliaia di ragazzi resteranno a casa. Il vento sta ostacolando il traffico stradale. Ieri mattina è stata interdetta la circolazione ai mezzi pesanti e gli autobus sui tratti Razdrto–Vrtojba e Aidussina–Podnanos. Dodici camion sono rimasti bloccati, dopo di che, accompagnati dai tecnici della Dars, la Società autostrade slovene, hanno potuto raggiungere in convoglio i parcheggi più vicini. Per i camionisti è stato organizzato l'alloggio in un albergo di Postumia, in attesa che le condizioni atmosferiche migliorino in modo da poter continuare il viaggio. La bora ha inoltre scoperchiato parte del tetto di un deposito e di una scuola media di Aidussina ed ha spezzato alcuni alberi, ma i danni, fino al tardo pomeriggio di ieri, erano tutto sommato contenuti.

L'Agenzia slovena per l'ambiente ha comunicato che questa situazione di emergenza potrebbe protrarsi per diversi giorni. La bora sarà molto forte fino a circa la metà della prossima settimana, con punte da 180 chilometri orari, mentre le temperature polari, con le massime che non supereranno i cinque gradi sotto lo zero,e le minime che toccheranno addirittura i meno 20, potrebbero durare ancora una decina di giorni.

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