All’Università Popolare si parla arabo e cinese

Un’offerta di 110 corsi, dalle lingue al Feng Shui, 40 insegnanti e una media di 3500 ore di lezione all’anno: sono numeri importanti quelli dell’Università Popolare di Trieste, che dal 21 ottobre ripartirà con i nuovi corsi.
Per l’anno 2013-2014 le iscrizioni hanno già oltrepassato il traguardo di 1200: «Le adesione, che hanno già superato quelle dell’anno precedente – dice Silvio Delbello, presidente dell’ente di formazione permanente – ci confermano, considerato anche il periodo di crisi, la bontà delle nostre scelte, sia per quanto riguarda il tradizionale pacchetto di corsi, sia per le novità introdotte quest’anno, dal corso di lingua portoghese a quello di dizione, fino a quello dedicato all’enologia».
Fondata nel 1899, con sede in piazza del Ponterosso, l’Università Popolare propone anche quest’anno un ampio bouquet di lingue straniere tra cui poter scegliere, con tanti livelli di difficoltà diversi, dai principianti agli avanzati. Oltre al quartetto che va per la maggiore - inglese, tedesco, francese e spagnolo - e alle lingue classiche (latino e greco antico), l’offerta include corsi di sloveno e croato, di particolare interesse per chi vive sul confine. E per chi vuole spingersi più lontano ci sono l’arabo, il cinese, il giapponese, il russo oltre a un corso di italiano per stranieri. Da quest’anno inoltre riparte il corso di portoghese.
Ma anche chi non ama le lingue straniere potrà trovare qualche corso di suo interesse: fino al 15 maggio all’Università Popolare si potranno studiare materie artistiche e scientifiche o dare sfogo alla propria creatività. Ci si potrà cimentare con la scrittura creativa sotto la guida di Liviana Poropat, scrittrice per l’infanzia e illustratrice. Ma si potrà anche migliorare la propria dizione con l’aiuto di Elsa Fonda, voce storica di mamma Rai, che ogni anno colleziona più di venti affezionati allievi. O perfezionarsi nel taglio e cucito, di cui si occupa da ormai 35 anni Nivia Carboni.
Per gli amanti dell’arte c’è l’imbarazzo della scelta: si va dal classico corso di disegno a quello “en plein air”, che si svolgerà dalla prossima primavera alla ricerca degli scorci più suggestivi di Trieste. Ma c’è anche il Feng Shui, l’antica arte taoista dell’arredare. E grande successo sta riscuotendo il corso di cultura enologica, che fa base al Tommaseo e propone un percorso guidato dalla vigna alla bottiglia, degustazioni annesse.
Oltre ai corsi, l’Università Popolare si caratterizza per una miriade di attività collaterali portate avanti insieme a istituzioni e privati: «Dopo avere ottenuto le necessarie autorizzazioni dal Comune e dalle Belle Arti stiamo raccogliendo, insieme alla Banca di Manzano, i fondi per il restauro della mano della statua di Giovanin, il putto in marmo opera dello scultore Giovanni Carlo Wagner che troneggia sulla fontana antistante la scuola - spiega il direttore generale Alessandro Rossit -. E anche quest’anno premieremo un giovane talento della musica, con il premio pianistico internazionale Stefano Marizza, che ogni anno vede la partecipazione di tanti ragazzi da tutto il mondo. Ultimo, ma non per importanza, il nostro concorso storico: il 53° Premio letterario “Leone di Muggia”, per il quale abbiamo già ricevuto circa 500 lavori per le due categorie di prosa e poesia».
Giulia Basso
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