Ambiente, turismo e sicurezza: il Carso torni alla pastorizia

Iniziativa dell’associazione ambientalista Rosmann per sondare gli orientamenti della popolazione locale
Bonaventura Monfalcone-11.02.2017 Progetto Carso-Ronchi dei Legionari e Doberdò del Lago-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-11.02.2017 Progetto Carso-Ronchi dei Legionari e Doberdò del Lago-foto di Katia Bonaventura



Per esaminare i vantaggi e gli svantaggi della reintroduzione del pascolamento sul Carso isontino nelle scorse settimane è stato predisposto un questionario, da proporre ai soggetti che fruiscono del territorio e questo per raccogliere le diverse opinioni ed arrivare ad un accordo che prenda in considerazione le esigenze di tutti. Il questionario, voluto dal ronchese professor Alfredo Altobelli dell’Università di Trieste, un vero e proprio esperto che segue assieme all’Ispettorato agrario e forestale di Trieste e Gorizia il progetto di pascolamento, è stato predisposto dalla dottoressa Caterina Degenhardt, esperta in promozione e realizzazione di percorsi volti all'empowerment territoriale.

La ricognizione sociale è iniziata invitando i “gate-keepers”, il 22 settembre scorso, ad una conferenza che si è svolta al centro visite di Pietrarossa ed è stata organizzata dall’Associazione ambientalista Rosmann di Monfalcone. Successivamente, su richiesta degli intervenuti, il questionario è stato reso disponibile online, sui siti dell’associazione Rosmann e della Cooperativa Rogos, fino all’8 ottobre.

Al questionario, in forma cartacea ed online, hanno risposto complessivamente 141 persone. Un vero e proprio successo che è andato al di là delle più rosee aspettative della vigilia. Ed ecco che cosa è stato chiesto e quali sono state le risposte. Prendendo in considerazione pro e contro si sente più favorevole o contrario alla reintroduzione del pascolo? Hanno risposto alla domanda 141 persone, delle quali 85.1% più favorevoli e 14.9% più contrari. Quale positività vede nella reintroduzione del pascolo? Hanno risposto alla domanda 131 persone selezionando le seguenti voci: aumento della biodiversità: 70,2%, aumento delle attività turistiche (turismo green): 48,1%, aumento della tutela e della sicurezza nella zona: 46,6%, finanziamenti europei per la tutela del territorio: 51,1%, maggiore valorizzazione del paesaggio: 62,6%, educazione ad un maggior rispetto per la natura: 57,3%, diminuzione degli incendi: 57,3% e Meta di gite per le scuole: 41,2%. Quale problematiche vede nella reintroduzione del pascolo? Hanno risposto alla domanda 119 persone selezionando le seguenti voci: aumento dei limiti sulla caccia: 15,1%, i recinti per il bestiame sono un limite durante le escursioni: 37,8%, aumento del problema delle zecche: 21%, nel caso si introducano cani da pastore sarebbero un limite per passeggiate, turismo green ecc.: 26,1%, la presenza di grandi carnivori limita i capi che possono essere allevati: 20,2%, è difficoltoso portare acqua per il bestiame a causa della natura geologia del territorio carsico: 28,6%, l'avvento del turismo porterebbe alla costruzione di strutture invasive: 23,5% l'aumento del turismo potrebbe aumentare l'inquinamento dell'area: 21%. La riunione del 22 settembre ha messo in luce, come fattore estremamente positivo, la capacità dei cittadini, sia a livello privato che come associazioni, di partecipare attivamente alle scelte che riguardano il territorio, ponendosi come soggetti attivi, coinvolti e propositivi. Non va dimenticato che il Dipartimento di scienze della vita dell’Università di Trieste, responsabile della parte scientifica del progetto, segue l’evoluzione del territorio dalle immagini ottiche satellitari fornite dall’Agenzia Spaziale Europea ogni cinque giorni. In pratica vengono verificate le rotazioni delle greggi, tramite rilievi sul campo delle specie botaniche presenti e della loro frequenza e immagini satellitari in grado di valutare la biomassa verde presente. —



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