“American corner” dedicato a Giorgio Bearz
Tra il 1797 e il 2006 si tende il rapporto diplomatico tra gli Stati Uniti e Trieste. A parte le temporanee chiusure dal 1810 al 1816 per le guerre napoleoniche, durante le due grandi guerre e fino alla riapertura ufficiale del 1956 dopo gli anni del Governo militare alleato, Trieste è stata luogo privilegiato per le relazioni commerciali, e più tardi per quelle diplomatiche e politiche negli anni della Cortina di ferro.
Protagonista di queste relazioni dal 1948 è stato Paolo Bearz, ultimo console onorario fino al 2006, la cui morte ha sancito la chiusura degli uffici di rappresentanza a Trieste a favore di Venezia, anche se il consolato era stato chiuso ufficialmente già nel 1986. Nei ricordi della moglie Luciana Caruana c’è tutta la carriera di Paolo Bearz. Dopo il diploma aveva frequentato un corso di stenografia in inglese nel 1948 ed era così entrato nel giro degli americani. Dapprima nel negozio PX di largo Barriera, poi nella base di Campoformido e infine negli uffici dell’USIS, l’United States Information Service che affiancò culturalmente il Governo militare alleato e nel 1961 si trasformò in Associazione Italo Americana. Nel 2007, a un anno dalla sua morte, il Consolato generale di Milano ha aperto a Trieste il primo American Corner in Italia dedicandolo proprio alla memoria di Paolo Bearz. Con 10mila dollari ogni anno il governo americano sostiene con materiali didattici le attività che si svolgono nella sede dell’A.I.A in via Roma 15.
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