Americani e inglesi i turisti che in Croazia spendono di più

Spagnoli, russi e serbi largheggiano più di italiani e austriaci. L’età media è poco sopra i 40 anni, gli under 30 sono il 19%

FIUME. Viva gli americani. Agli operatori del settore turistico croato sarà probabilmente venuta spontanea questa affermazione, alla luce della pubblicazione dei risultati del sondaggio intitolato “Tomas – Estate 2017”, promosso dall'Istituto nazionale del Turismo e realizzato tra luglio e ottobre scorsi in tutte e sette le regioni adriatiche della Croazia, con un totale di 5.590 vacanzieri interpellati.

Ne è emerso che i villeggianti statunitensi sono i più pronti a spendere, con un esborso medio quotidiano pro capite che ha raggiunto i 158 euro. Al secondo posto in questa speciale classifica si collocano gli ospiti britannici, con una spesa giornaliera di 139 euro, seguiti da spagnoli e russi (rispettivamente 126 e 121 euro). Alle spalle dei turisti che amano allentare i cordoni della borsa ci sono i serbi, con 95 euro al giorno. Gli ospiti di Belgrado e dintorni si sono piazzati perfino davanti a un gruppo composto da Paesi che si possono definire benestanti, come Austria, Olanda, Italia (presente in classifica con 76 euro a testa) e Germania. I vacanzieri croati non si sono comunque comportati male, considerati il tenore di vita e gli stipendi medi nel Paese, scucendo ogni giorno 69 euro.

I dati sono stati presentati in conferenza stampa dal ministro del Turismo, il lussignano Gari Cappelli e dal direttore dell'Assoturistica nazionale, il fiumano Kristijan Staničić. Sono stati fatti dei paragoni con l'ultima indagine analoga, datata 2014: ne emerge che arrivano in Croazia persone con grado d'istruzione sempre più alto, che preferiscono soggiornare con il solo partner e spendono cifre maggiori rispetto a quelle registrate negli anni passati. L'età media degli ospiti croati e d'oltreconfine è di 41 anni e mezzo, con il 54% di età compresa tra i 30 e i 49 anni. Gli under 30 rappresentano il 19% degli ospiti, gli over 50 il 27%. Rispetto al sondaggio di quattro anni fa, inoltre, si è innalzato dal 26 al 40% il numero di turisti il cui reddito mensile supera i tremila euro. Aumentata anche la cifra di coloro che nel 2017 sono giunti per la prima volta in Croazia, passata da 18 a 33 punti.

Il 55% degli interpellati ha detto di avere scelto la Croazia per il mare. Il 31% ha parlato di vacanze tranquille, il 29 ha indicato la gastronomia, il 26 le bellezze ambientali, il 24 i divertimenti, il 20% lo sport e la ricreazione.

Intanto anche lo scorso mese di gennaio ha regalato soddisfazioni agli operatori turistici croati che si attendono dal 2018 un altro anno da primato. Nel passato mese - dati dell’Assoturistica - sono stati registrati 217 mila arrivi e 620 mila pernottamenti con un aumento sullo scorso anno rispettivamente del 20 e del 17%. Nella graduatoria dei soggiorni la prima piazza è spettata a Zagabria (143 mila), con l'Istria in seconda posizione (107 mila), e terzo il Quarnero con 80 mila pernottamenti. Gli ospiti bosniaco-erzegovesi sono stati i più numerosi (60 mila soggiorni), 36 mila pernottamenti per i tedeschi, 34 mila per italiani e sloveni. Dopo Zagabria, le localita' turistiche più visitate sono state Ragusa (Dubrovnik), Rovigno, Spalato, Abbazia e Parenzo.

 

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