Amianto abbandonato la bonifica costa 500 euro

Ancora amianto abbandonato. L'ultimo episodio in via Pola ha richiesto un intervento di bonifica costato al Comune di Gorizia 500 euro. Negli uffici di piazza del Municipio il problema non viene però...

Ancora amianto abbandonato. L'ultimo episodio in via Pola ha richiesto un intervento di bonifica costato al Comune di Gorizia 500 euro. Negli uffici di piazza del Municipio il problema non viene però considerato dal solo punto di vista economico-finanziario. La questione è più ampia e riguarda la salute pubblica. A ricordarlo è l'assessore all'Ambiente Francesco Del Sordi che invita i cittadini a non eseguire interventi improvvisati. Per la rimozione dell'eternit è necessario rivolgersi a ditte specializzate. In Friuli Venezia Giulia non ci sono discariche abilitate allo smaltimento e per chi abbandona il materiale al margine delle strade piuttosto che nei boschi o in aperta campagna sono previste multe fino a 6 mila euro oltre alle possibili conseguenze penali. Ma il problema, come detto, non è questo. «Lo smaltimento fai da te è pericoloso per la salute dei cittadini - sottolinea l'esponente della giunta Romoli -. Paradossalmente, fino a quando non si tocca niente il materiale è più sicuro. Le fibre killer si liberano nel momento in cui si comincia maneggiare l'amianto e le fibre pericolose non sono solo quelle che finiscono nell'aria, sono anche quelle che si attaccano ai vestiti e si portano a casa. Il rischio diventa elevato anche per chi non esegue il lavoro. Si mette in pericolo tutta la famiglia. Per maneggiare l'amianto ci vuole una tecnica particolare accompagnata da misure di sicurezza che non si possono improvvisare». I costi per la rimozione e lo smaltimento dell'amianto possono essere importanti (in media si spendono 10 euro al metro quadrato), ma Del Sordi ribadisce che il gioco non vale la candela. «La mia è una preghiera da amministratore, ma è anche un consiglio da buon padre di famiglia. Il rischio è per tutti». Il bilancio del Comune non permette di stanziare degli incentivi per i privati come faceva la Provincia, ma a livello regionale la legge di stabilità 2017 ha previsto l'istituzione di due nuove linee di finanziamento per la rimozione dell'amianto. I finanziamenti riguardano contributi su istanza di privati e aziende che si aggiungono alle linee di contributo già avviate lo scorso anno in favore dei Comuni. In attesa dei regolamenti, la Direzione centrale Ambiente ed energia ha già previsto a bilancio di destinare per ciascun anno del triennio 2017-2019 300mila euro ai Comuni, 600mila alle imprese e 400mila ai privati cittadini. «L'amianto è subdolo e non lascia scampo», evidenzia Del Sordi aggiungendo che a livello pubblico il prossimo intervento importante riguarderà la rimozione dell'eternit dagli ex bagni pubblici di via Cadorna. «I lavori - assicura l'assessore -inizieranno entro l'anno. In passato abbiamo fatto la caratterizzazione di tutti gli edifici comunali. È stato tutto catalogato e per le bonifiche siamo partiti dalle situazioni più gravi». In collaborazione con l'Azienda sanitaria il Comune si è occupato anche della ex rimessa dei tram, dell'ex Cotonificio, della ex Vouk e, di recente, della ex caserma del Fante.

Stefano Bizzi

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