Amidei: il cinema sfila a Gorizia
Isabella Ragonese inaugura il Premio. Atteso martedì Giuliano Montaldo

di TIZIANA CARPINELLI
GORIZIA
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L'ospite più atteso sarà senz'altro lui, il maestro del cinema Giuliano Montaldo. Dopo Ken Loach, Wim Wenders e Edgar Reitz, il Premio all'Opera d'autore della XXVII edizione del Festival Amidei – in programma da oggi e fino al 26 luglio a Gorizia – consacrerà finalmente un autore italiano tornato, a dodici anni di assenza dal grande schermo, dietro la macchina da presa col drammatico «I demoni di San Pietroburgo». Il comitato artistico del Premio internazionale alla miglior sceneggiatura cinematografica ha infatti deciso di assegnare a Giuliano Montaldo il prestigioso riconoscimento, tracciando la seguente motivazione: «Per aver raccontato, in oltre quarant´anni di carriera, i mutamenti sociali, le speranze civili e le ingiustizie affrontate dagli uomini nel lungo cammino verso la libertà e la pace. Per aver saputo condannare con forza sopraffazioni ed eccessi, senza dimenticare il ruolo primario dell´intelletto nelle decisioni dei singoli; per aver rappresentato, in virtù di uno stile e di un metodo che incarnano essi stessi la trasparenza morale dell´artista, ogni stadio della psicologia umana, con coraggio e autenticità».
L'Amidei dedicherà al regista – che nel 1971 fu tra i firmatari del documento contro il commissario Luigi Calabresi - un’interessante retrospettiva, suggellata da un incontro al Palazzo del cinema il 22 luglio. Oggi, invece, riflettori puntati sulla madrina della serata inaugurale, la deliziosa Isabella Ragonese, attrice e autrice teatrale cresciuta nel mondo delle pellicole indipendenti prima di approdare al personaggio di Marta, protagonista precaria dell'opera di Paolo Virzì «Tutta la vita davanti». In cartellone alle 21 al Parco Coronini Cronberg, l’opera aprirà la rassegna dedicata ai film. Al suo fianco ci sarà anche lo sceneggiatore Francesco Bruni. Un altro importante premio - all’Opera Prima - sarà al centro della serata di sabato, quando Giorgio Diritti, che ha firmato la regia de «Il vento fa il suo giro», verrà a Gorizia per incontrare il pubblico e ritirare il riconoscimento. La pellicola, un piccolo capolavoro avulso dai circuiti commerciali, ha conquistato gli spettatori svelando il fascino dell’occitano.
Con oltre settanta proiezioni tra film in concorso e rassegne, nove sezioni speciali, decine di autorevoli ospiti e centinaia di accrediti, il Premio Amidei si riconferma, dunque, uno degli appuntamenti più attesi della stagione estiva. Quest’anno, tra le varie chicche, figura un monumentale omaggio - per la sezione Sceneggiatori - al grande autore, regista e teorico ungherese Bela Balazs. La Scrittura dell’immaginario affronterà, invece, un inedito quanto inesplorato punto di vista: il cinema del cantautore «born in the Usa» Bruce Springsteen. C’è attesa anche per la sezione Off, che offrirà uno sguardo sullo stato del cinema indipendente e semi-indipendente italiano. Mentre l’Amidei kids - percorso inaugurato in questa edizione e rivolto ai cinefili in erba - proporrà il ricordo di Carlo Lorenzini, alias Collodi, e il suo intramontabile «Pinocchio». Infine, un omaggio speciale alla televisione di Vittorio Cottafavi.
Ma veniamo ai titoli che si contenderanno il Premio alla miglior Sceneggiatura: «Tutta la vita davanti» (stasera), «Gomorra» (domani), «Il vento fa il suo giro» (sabato), «Il Divo» (domenica 20), «Irina Palm» (lunedì 21), «Il Falsario» (mercoledì 23), «L'innocenza del peccato» (giovedì 24), «Non Pensarci» (venerdì 25), «Juno» (sabato 26). A selezionare le pellicole è stata una giuria d’esperti, al cui incontro a Roma ha preso parte il senatore Nereo Battello, presidente dell’associazione «Sergio Amidei» e promotore del Festival assieme al direttore Giuseppe Longo. A latere della rassegna la mostra fotografica, al Palazzo del Cinema, con gli splendidi scatti in bianco e nero di Silvia Profumi sui protagonisti della passata edizione del Premio Amidei.
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