Anche il proteo fa moda per gli sloveni Sofia Nogard

TRIESTE. Da lontano sembra animalier, ma è un inganno. Sono le foglie del Carso stampate sulla seta di un vestitino elegante, con dettagli sportivi, da tuta da jogging, che rifinisce le maniche. Mescolare chic e streetwear, volumi importanti e trasparenze, è la cifra della collezione autunno-inverno 2014-15 che il marchio Sofia Nogard degli sloveni Boštjan Mlja› e Mija Curk presenta fino a sabato nello spazio di moda e fotografia Combiné in piazzetta Barbacan, reduce dalla Ljubjana fashion week. “Habitat” si intitola la collezione, femminile ma con la novità di qualche incursione nell’uomo, fatta di belle giacche strutturate, lavorate “ad alveare” come gli accappatoi, maglioni color acciaio con dettagli di pelle, pantaloni morbidi chiusi in vita dalla culisse delle tute.
L’ispirazione dei due designer, entrambi laureati in fashion design all’Università della capitale slovena e con altre esperienze professionali alle spalle prima di diventare una griffe a quattro mani, viene dal panorama che vedono intorno al loro laboratorio di Lokev, Corgnale, a due passi da Sesana: le sfumature che cambiano e si mescolano con il succedersi delle stagioni, il verde e le pietre carsiche. «Abbiamo messo in questi pezzi - spiega Boštjan - un mix di colori e profumi, provando a catturare l’atmosfera, l’ambiente intorno a noi, che ci fa stare bene».
Le tinte, dunque, sono molto “territoriali”: ocra, torba, nero, glicine, grigio. In ogni pezzo c’è l’attenzione al dettaglio artigianale e manuale: un taschino con una decorazione a foglia sul vestitino Sixties color senape con inserto in pelle, le decorazioni di vetro applicate a mano sull’abito nero da sera con le frange, la lavorazione 3d, color oro, che profila la giacca da sera (uno dei pezzi più indovinati della collezione), il bordo di pelle sul piccolo pull rosa. Molti i bomber - a quadri o fantasia - in bilico tra urban e sportwear. «Diamo enfasi alle spalle, quasi fossero un elemento di protezione - spiegano Bostjan e Mija - e sotto la silhouette femminile è più sottile e allungata». Anche qui l’idea viene dall’ambiente e dalle sue singolarità: l’asprezza della roccia carsica e la fragilità del poco glamour, sottile proteo delle grotte di Postumia, il cui rosa trasparente si ritrova su camicie e golfini. Geometriche le giacche, dai tagli asimmetrici e con il dettaglio delle tasche che si sollevano, replicato sulle borse, alcune oversize, altre clutch.
L’uomo di Sofia Nogard sceglie sfumature scure, ma si diverte a disseminare giacche, giubbini e maglioni di zip e rinforzi in pelle, tra il decorativo e il pratico. Entrambi, lei e lui, hanno un guardaroba che funziona da mattina a sera, sostituendo pochi pezzi (www.sofianogard.si; Combiné, moda e fotografia, piazzetta Barbacan 4).
@boria_a
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