Anpi: «Trieste liberata il 1° maggio 1945»

«I liberatori di Trieste furono gli jugoslavi». Lo sostiene Giovanna Stanka Hrovatin, presidente dell'Anpi provinciale, anche a nome dell'Anpi regionale, di quelle di Gorizia, Udine e Pordenone, dell'...

«I liberatori di Trieste furono gli jugoslavi». Lo sostiene Giovanna Stanka Hrovatin, presidente dell'Anpi provinciale, anche a nome dell'Anpi regionale, di quelle di Gorizia, Udine e Pordenone, dell'Aned e dell'Anppia, sezioni di Trieste nonché dell'Istituto friulano per la storia del movimento di Liberazione, dell'Istituto provinciale per la storia del movimento di Liberazione e dell'età contemporanea di Pordenone, del Centro isontino di Ricerca e documentazione storica e sociale di Gradisca e dell'Istituto Livio Saranz di Trieste. La presa di poszione è in merito alla riunione del 13 novembre in cui il Consiglio comunale discuterà se votare o meno la sfiducia al presidente Iztok Furlanic dopo la sua presa di posizione sulla liberazione di Trieste. «La realtà storica parla da sé - sottolinea Stanka Hrovatin - Trieste fu liberata il primo maggio 1945 ma la lotta contro l'oppressore nazifascista ebbe termine con la battaglia per Opicina, alle 18 del 3 maggio, allorquando, in presenza di un ufficiale neozelandese, il colonnello Mayer comandante delle truppe tedesche, rivolgendosi al comandante della XX brigata d'assalto della IV Armata jugoslava Bogdan Pecotic profferì le seguenti parole: «Le consegno, tenente colonnello, tutta la guarnigione tedesca con tutto il materiale bellico e la riconosco vincitore». «I liberatori di Trieste furono dunque i combattenti dell'Armata jugoslava - sottolinea la presidente dell’Anpi - di cui facevano parte il Nono Korpus, gli insorti italiani e sloveni dell'Unità operaia sotto la direzione del Comando Città di Trieste, i Gap che con gli attivisti dell'Of costituivano l'animo della Lotta di Liberazione e della Resistenza triestina».

Riproduzione riservata © Il Piccolo