Antenna “fuorilegge” demolita a Chiampore

MUGGIA
Demolito a Chiampore, in Valle San Bortolo, l’ennesimo impianto di ricetrasmissione radiotelevisiva. È il nono dall’inizio di questa sorta di “battaglia” che l’amministrazione comunale muggesana sta portando avanti sul piano della delocalizzazione delle antenne rispetto alle zone abitate.
«In questi anni – ricorda l’assessore all’Ambiente Laura Litteri – sono stati fatti passi da gigante, con una completa inversione di rotta, frutto di una lotta tenace e di un impegno che non è mai venuto meno in quanto quest’amministrazione, proseguendo il lavoro iniziato da quella precedente, considera la delocalizzazione un compito prioritario per la tutela del diritto alla salute».
Si è partiti con la demolizione delle antenne abusive nell’abitato di Chiampore – una vicino alla caserma dei Carabinieri, una nei pressi di via Vivoda, due sul Monte San Michele e quella nei pressi dell’abitato di San Floriano / Ligon – a cui poi si sono aggiunte appunto altre quattro, l’ultima delle quali proprio ora in Valle San Bortolo. Quest’ultimo è ormai, infatti, il quarto traliccio “ex Towertell” demolito.
Oltre alla demolizione di tutti i tralicci classificati come abusivi è stato approvato un piano di delocalizzazione e, con un’apposita variante al Piano regolatore comunale, è stato consolidato dunque quanto stabilito, trasformando in normativa questi atti di indirizzo.
Lo scorso novembre c’era stata la sentenza del Tar del Fvg sul ricorso proposto da Finmedia S.r.l. contro il Comune di Muggia. «Un ricorso che mirava – come spiega il sindaco Laura Marzi – alla conservazione del traliccio di 30 metri d’altezza realizzato a Chiampore, in contrasto col Piano di delocalizzazione delle antenne approvato dal Comune». Dopo il ricorso e la vittoria dinanzi al Consiglio di Stato sul caso specifico dell’antenna Finmedia a Chiampore, ecco arrivata anche l’ulteriore sentenza del Tar che ha riconosciuto la legittimità del Piano di delocalizzazione del Comune rivierasco.
«Una conferma importante – sempre Marzi – che ha dimostrato non solo che il traliccio realizzato fosse abusivo, ma anche che il Comune di Muggia potrà, in futuro, avere un proprio determinato potere sulla localizzazione di questi impianti».
E relativamente all’inquinamento elettromagnetico buone notizie, intanto, sono arrivate dai dati Arpa: «Si è passati – evidenzia Litteri – da 35 punti di sforamento rispetto ai limiti di legge rilevati nel 2015 a nessun punto oltre il limite, come emerso dalla campagna di rilevamento appena conclusa».—
Riproduzione riservata © Il Piccolo