Apre “Shushi Hò”, la cucina orientale sbarca all’ex Galleria Fabris

Se ne va un altro pezzo della storia di Trieste. In quello che nel 1851 era nato come Caffè Fabris, oggi apre i battenti un locale di tutt’altro genere, denominato “Shusi Hò”.
La pacifica invasione degli operatori cinesi sta mutando volto: dopo i negozi di abbigliamento, quelli di sartoria e i saloni di parrucchiere, anche la ristorazione “made in China”sta prendendo il posto di storici locali.
Gli spazi dell’ex Caffè Fabris avevano già mutato volto nel settembre 2013, con una gestione che, dopo lunghi anni di abbandono, aveva già deviato dalla tradizione.
In precedenza nello stesso locale si era aperta un’area ludica con accesso da via Santi Martiri. Se allora le slot-machine occupavano un’area minima, attualmente hanno conquistato metà degli oltre 300 metri quadrati dell’ex caffè. «La scelta - riferisce il titolare Lin Zepin - fu fatta per mettere subito a reddito un ampio spazio che richiede un affitto considerevole. Era l’unica soluzione per poter affrontare le spese».
Tornando alla nuova proposta culinaria, il nome del locale sarà, come detto, Sushi-Hò. L'insegna esterna, Galleria Fabris, dovrà rimanere intatta per rispettare il vincolo storico-paesaggistico.
Con la nuova gestione impiegherà sei camerieri di nazionalità mista, italiana e cinese.
Lo chef-socio del progetto è il cuoco Xu Chen Kai, ampia esperienza alle spalle, che proporrà la tipica cucina orientale “Asian fusion”: crudités ma anche tempura con griglia.
Una settantina i coperti, mentre il servizio sarà al tavolo con la possibilità di “all you can eat”, cioè si potrà mangiare a sazietà a prezzo fisso. Quanto? 10,90 euro per il pranzo e 17,90 a cena.
Gianni Pistrini
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