Apre Trieste Next, come i big data cambiano il mondo

Al via la manifestazione scientifica triestina. Oltre 500 studenti attesi da tutta Italia, in programma più di 50 eventi.In arrivo il ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti 
Foto Bruni Trieste 27.09.2019 Apre Trieste Next
Foto Bruni Trieste 27.09.2019 Apre Trieste Next

TRIESTE In che modo la scienza dei big data cambierà la medicina? È possibile utilizzarli per studiare il riscaldamento globale? Cercheranno di rispondere a questi e altri quesiti gli oltre 150 relatori ospiti da oggi - 27 settembre - e fino a domenica in piazza Unità d'Italia in occasione di Trieste Next, il Festival della ricerca scientifica, inaugurato questa mattina e dedicato alla divulgazione scientifica dei Big data.

Oltre 500 gli studenti attesi da tutta Italia, che già da questa mattina stanno visitando gli stand allestiti in centro città, partecipando a lezioni ad hoc. In programma oltre 50 eventi, tra conferenze, animazione scientifica e appuntamenti di approfondimento. «Eventi come questo - ha affermato il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga, al taglio del nastro - riguardano anche l'economia di un territorio. Noi stiamo puntando all'asset della logistica e della ricerca per dare sviluppo al territorio, che sono un pò il dna del nostro territorio». L'obiettivo, secondo Fedriga, «è valorizzare le grandi capacità e portarle a essere sempre più motivo di investimento».

Al via Trieste Next, il festival della ricerca scientifica

Trieste Next, dedicata a «Big Data, Deep Science. Il futuro della ricerca e dell'uomo all'epoca dell'intelligenza aumentata», è promossa tra gli altri da Comune e Università di Trieste, Sissa, Ogs, Immaginario scientifico e Area Science Park. Parlando di sostenibilità, «uno dei temi di oggi», il rettore dell'ateneo triestino, Roberto Di Lenarda, ha sottolineato che «una società sostenibile non può che essere una società della conoscenza. Non bisogna seguire slogan, ma avere la serietà di fare la ricerca e applicare le scoperte».

Alla presentazione ufficiale della N/R Laura Bassi, la nuova rompighiaccio per la ricerca polare italiana alla presenzierà il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Lorenzo Fioramonti.

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