Arriva il Giro d’Italia di handbike a Monfalcone: all’area verde il cuore dell’evento

MONFALCONE Per un giorno, tutti a sventolar bandierine e a parteggiar per le due ruote. Il 12 maggio, una domenica da cerchiare sul calendario, Monfalcone sarà pacificamente invasa da quasi un centinaio di atleti che si contenderanno la seconda tappa della 14.ma edizione del Giro d’Italia di handbike, la bicicletta azionata su spinta a braccia. Un tour omologo a quello rosa, per capirsi. Il Comune, ed è la novità, predisporrà un villaggio sportivo all’Area verde, il più grande polmone d’erba cittadino, grazie al contributo messo in campo dalla Regione di 40 mila euro (su 35 mila di spesa complessiva), stanziato ad hoc.
L’HbV, Handbike village, costituirà il punto di ritrovo per un parterre di 87 ciclisti, con famiglie e staff al seguito: circostanza che fa ben sperare gli albergatori monfalconesi. Ma catalizzerà ovviamente anche gli organi d’informazione, oltre ai cittadini: l’evento, coperto da Gazzetta dello sport, quotidiani locali e nazionali, e inviati della televisione pubblica, avrà infatti una discreta risonanza mediatica. Lascia pertanto immaginare ricadute in termini di ricettività, ristorazione e commercio.
All’Area verde saranno pertanto predisposti stand espositivi dedicati al ciclismo e al paraciclismo, per consegnare un’«immersione», così la definisce il Comune, nella cultura dello sport, mostrando anche «le novità del settore», senza tralasciare la gola, vale a dire i prodotti locali, con una vetrina sulle specialità gastronomiche bisiache. Non mancherà, in questa prima assoluta, il coinvolgimento delle scuole e in generale del mondo giovanile: l’ente ha in animo di allestire un contest articolato su foto, poesie e testi per promuovere i valori dell’inclusività. E metterà a disposizione degli studenti bonus da 350 euro destinati all’acquisto di materiale didattico.
Quella che si disputerà tra meno di un mese sarà una gara ufficiale non professionistica patrocinata da Coni, Comitato italiano paralimpico e Federazione ciclistica italiana, riconosciuta anche dall’Unione ciclistica internazionale. Il percorso in città, con prevedibili limitazioni al traffico, è definito da un pezzo: partenza dal mobilificio Selva, lungo via Valentinis, poi l’impegnativa salita di via don Tonzar e quindi il declivio di via Tacitiana, rettilineo lungo via Matteotti e viale San Marco, quindi il pavé di Corso del Popolo, ancora l’erta di via San Francesco e nuovamente giù per le vie Plinio, don Fanin e Parini e fino all’Anconetta, per risalire contromano lungo le vie Duca d’Aosta, fratelli Rosselli e Matteotti, con taglio del nastro al punto di partenza. Il tragitto è stato testato da un’atleta paralimpica e corrisponde al giro di un’ora e 15 minuti.
Quella di Monfalcone sarà la seconda di sei tappe concentrate al Nord. Ogni atleta seguirà la propria categoria per disabilità e parteciperanno, in tandem, pure persone ipovedenti. La handbike potrà essere guidata in posizione prona o distesa. Gareggeranno inoltre sportivi con arti amputati su bici standard, più atleti affetti da patologie cerebrali.
Un ultimo evento collaterale in serbo riguarda la mostra dedicata nell’atrio municipale: dal 9 al 18 maggio sarà liberamente visitabile “Vola alto con lo sport”, iniziativa dell’omonimo progetto alla prima edizione supportato da Regione e Coni. Si tratta di un percorso di 30 immagini scattate da Marco Mantovani, fotografo che segue le nazionali paralimpiche ai campionati mondiali ed europei e alle paralimpiadi. Nella carrellata, impressi gli atleti di diverse nazionalità dediti alle principali discipline in gara, con diversi tipi di disabilità. Un nastro su cui scorrono le diversità per abbattere, una dopo l’altra, le barriere.
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