Arriva la lettura delle targhe per fermare l’accesso delle auto in Val Rosandra
L'obiettivo del Comune: stanare tutti coloro che, violando le regole, parcheggiano le auto e moto sulla strada che porta all’ingresso della Val Rosandra

Stanare tutti coloro che, violando le regole, parcheggiano le auto e moto sulla strada che porta all’ingresso della Val Rosandra, nel tratto di collegamento fra la piazza di Bagnoli della Rosandra e la frazione di Bagnoli superiore.
È questo l’obiettivo al quale punta l’amministrazione comunale di San Dorligo della Valle con il progetto che prevede l’installazione di un sistema di controllo visivo a distanza, con tanto di lettura delle targhe, su quelle poche centinaia di metri, da anni cruccio di coloro che nel tempo sono stati chiamati a garantire il rispetto del Codice della strada.
Accade troppo spesso, infatti, che gitanti, poco rispettosi della pur evidente segnaletica, cerchino ostinatamente di parcheggiare il più vicino possibile all’ingresso della Val Rosandra.
«È una situazione insostenibile – spiega il vicesindaco, Marko Savron – anche perché, a poca distanza, è utilizzabile gratuitamente il piazzale del teatro Prešeren, dove gli escursionisti possono comodamente lasciare le loro macchine e raggiungere Bagnoli superiore a piedi. Si tratta di una passeggiata di pochi minuti che non dovrebbe spaventare coloro che intendono affrontare i sentieri della valle».
Più volte il tema è stato affrontato negli anni, ma lo scarso numero di agenti di Polizia locale di cui dispone il Comune di San Dorligo della Valle e le difficoltà ad allestire un impianto adatto al controllo a distanza hanno finora permesso agli indisciplinati di agire spesso indisturbati.
«Ora intendiamo porre fine a questo stato di cose – annuncia Savron – perché si tratta di un autentico malcostume, che oltretutto disturba i residenti e non garantisce la sicurezza, perciò stiamo lavorando al progetto che prevede l’installazione di un ponte radio, utile alla trasmissione delle immagini».
Fra l’altro, il Comune sta completando in zona due importanti interventi: la posa delle reti sul torrente, per il contenimento delle pietre mosse dalla corrente nel caso di grandi piogge, e il miglioramento del primo tratto del sentiero che si diparte dal rifugio Premuda «in modo che quel tratto – così il vicesindaco – sia percorribile dalle carrozzine dei portatori di handicap». —
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