Arriva la maturità, conto alla rovescia fra libri e consigli degli insegnanti

TRIESTE Nuova formula di esame, ansie di sempre. La maturità preoccupa i quasi 9.200 ragazzi del Friuli Venezia Giulia che, così come i loro oltre 510 mila coetanei in tutta Italia, saranno alle prese tra nove giorni con una prova da sempre temuta, ma che quest’anno presenta inoltre una nuova formula tanto per gli scritti quanto per gli orali. Come prepararsi al meglio, dunque? Due i consigli di base dagli insegnanti: studiare molto fin d'ora e farlo in modo trasversale, senza concentrarsi su una sola materia alla volta.
Il conto alla rovescia è partito: mercoledì 19 giugno la prima prova, quella di italiano, sarà come sempre uguale per tutti; la seconda, il 20 giugno, sarà invece multidisciplinare per tutti gli indirizzi di studio con più di una materia. Niente quizzone il terzo giorno, e all’orale si partirà dalla scelta di una busta su tre, che determinerà il primo tema affrontato e che potrà indicare foto, testi, progetti o grafici da commentare, e sulla cui base iniziare.
Ma cosa dicono gli insegnanti? «Alcuni sono più tesi di altri, “sentono” il cambiamento di formula negli esami, ma non vedo grossi patemi», premette Giancarlo Staubmann, docente al liceo Petrarca di Trieste: «Consiglio sicuramente di studiare tanto fin d’ora, in modo da arrivare agli scritti con un buon livello di preparazione per poi poter sfruttare il tempo che li separa dagli orali solo per un ripasso generale. Se uno si concentra adesso, e lo fa con attenzione in questi giorni - aggiunge Staubmann - non avrà difficoltà. L’impegno è fondamentale in questa fase dell’anno, si tratta dell’ultimo sforzo prima della conclusione di un importante percorso scolastico e l’emozione c’è, come accade sempre. Certo la situazione è diversa dagli anni scorsi, ma credo infine che gli ostacoli non siano maggiori».
Anche da Marialuisa Veneziano, insegnante al liceo Galilei di Trieste, il suggerimento principale è quello di dedicarsi ai libri, e di ricordare tutte le indicazioni fornite puntualmente durante l’anno dagli insegnanti che hanno proposto simulazioni e sono stati a disposizione dei giovani per un supporto costante dopo l’annuncio della nuova maturità. «La preoccupazione è evidente e normale, quando le cose cambiano in corso d’opera – commenta Veneziano – ma abbiamo sempre garantito informazioni ai ragazzi man mano che anche noi docenti venivamo aggiornati. Per la prova di italiano, fermo restando che l’analisi del testo è rimasta intatta, le altre tracce sono soprattutto di carattere argomentativo, puntano sulla capacità dello studente di sfruttare al meglio gli spunti di riflessione, sviluppando il testo da un punto di vista personale, anche in base a ciò che si è imparato a scuola. La seconda prova era annunciata ormai da tre anni, non credo rappresenterà un problema».
Situazione diversa per gli orali: «Per il colloquio alcuni sono più in pena: le notizie sono arrivate tardi e la busta spaventa un po’, ma ogni scuola ha cercato di organizzare simulazioni e, almeno qui da noi, in ogni lezione si sono creati costantemente collegamenti anche con le altre materie. Proprio perché dalla busta – ricorda la docente - il candidato dovrà collegare l’argomento uscito a tutto ciò che sa, ed è su questa direzione che si è lavorato, quella di costruire un discorso. Sono convinta – aggiunge – che gli studenti sono capaci e sapranno affrontarlo al meglio. Consiglio intanto di studiare, sempre, non materie separate ma studio trasversale. È questa la grossa sfida e la grande novità dell’esame di maturità».
Anche a Gorizia naturalmente cresce l’attesa per i giovani che si preparano al gran finale, mentre gli insegnanti invitano a non impensierirsi troppo e a concentrarsi sull’obiettivo. «Consiglio a tutti di restare calmi, il percorso delle competenze acquisite finora sarà messo in luce – dice Giovanna Petitti, vicario del preside al polo liceale di Gorizia - è un esame che non verte su contenuti ma sulle capacità critiche degli studenti e sull’esperienza compiuta con l’alternanza scuola-lavoro. Certo devono studiare in questi ultimi giorni, senza però preoccuparsi troppo. Tutto ciò che sanno - conclude Petitti - emergerà durante l’esame. Nel frattempo invito i ragazzi anche ad adottare in questo periodo stili di vita sani, andare a letto presto e scegliere un’alimentazione corretta».
Ci sono poi i siti più popolari tra gli studenti, che nelle ultime settimane hanno diffuso veri vademecum, per vivere al meglio scritti e orali e in particolare nelle giornate che precedono l’avvio dell’esame. Meglio individuare subito gli argomenti in cui si pensa di avere delle lacune e approfondirli; studiare singolarmente ma anche con i propri compagni, per un confronto e una condivisione che possono rivelarsi utili.
Infine, non rifugiarsi soltanto nei libri ma sciogliere lo stress con momenti di relax e divertimento. Senza esagerare, ovviamente: i festeggiamenti sono rimandati alla fine degli orali. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo