Asfalto in frantumi nelle zone di Monticello, Boatina e San Quirino

Matteo Femia / Cormons
La piccola “Bolgheri” di località Monticello, la strada parallela al rio Bisinta in località Boatina, via Judrio in località San Quirino.
Sono tre delle zone più suggestive di Cormons, ma le condizioni dei rispettivi manti stradali lasciano decisamente a desiderare: tra radici degli alberi che rendono irregolare la carreggiata e buche profonde diversi centimetri, i percorsi paiono più delle montagne russe che aree di richiamo turistico. Urge fare qualcosa, anche perché più di qualche lacuna rischia di rappresentare un pericolo per l’incolumità di chi transita su quelle arterie.
Cominciando dalla strada alberata che unisce località Angoris al caratteristico borgo rurale di Monticello, la situazione della strada non è buona: per carità, il colpo d’occhio, sul rettilineo scortato dai cipressi del tutto simili a quelli “alti e schietti” cantati da Giosuè Carducci nella toscana Bolgheri, è quanto di più incantevole si possa trovare a Cormons, ma il manto stradale gibboso mette a dura prova pneumatici e ammortizzatori a causa di radici sempre più invadenti.
Una soluzione che salvaguardi gli alberi ma allo stesso tempo non renda movimentato l’incedere di chi voglia godersi il paesaggio sul proprio mezzo, va assolutamente trovata. Ben peggiore la situazione poche centinaia di metri più in là, in località Boatina: la via Corona che unisce infatti la zona industriale di Cormons con il territorio municipale di Mariano subito al di là del Versa è infatti un percorso più simile ad uno di guerra che ad una strada panoramica. Le buche la fanno da padrone, e la manutenzione in tal senso latita. Il fatto che buona parte del percorso sia parallelo al rio Bisinta rende ancor meno sicuro questo tratto viario contraddistinto da troppe erosioni della carreggiata. Gli interventi negli ultimi decenni ci sono stati, ma hanno riguardato il contenimento e lo scolo delle acque del rio: allagamenti gravi, che un tempo erano purtroppo abitudine, non se ne sono più registrati, ma ora è la strada stessa a necessitare un’operazione di riqualificazione completa.
La terza, ma non ultima come importanza, arteria su cui bisogna assolutamente mettere mano è senza dubbio via Judrio: è la strada che collega la zona cimiteriale cormonese al confine con la provincia di Udine in località San Quirino. Anch’essa ha rilevanza turistica: proprio in quest’area si trovano i resti della chiesa di San Quirino, sito storico di grande valore. Ma per arrivarci bisogna fare letteralmente gimcana: le buche anche qui sono assolute protagoniste, e a nulla sono valsi sinora le richieste di rimettere a posto la strada. In generale paiono essere le zone più periferiche ma allo stesso tempo di richiamo paesaggistico quelle che abbisognano maggiormente di un intervento di riqualificazione e messa in sicurezza: gli esempi delle località Monticello, Boatina e San Quirino sono lì a testimoniare che la manutenzione delle strade in mezzo al verde può e deve migliorare.
L’attrattiva turistica del Cormonese passa anche attraverso la piena valorizzazione di questi siti migliorandone le strutture viarie per accedervi. —
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