Assalto a gnocchi e birra La Festa dell’Uva non teme il concorrente Friuli Doc

Ottanta chili di gnocchi andati quasi del tutto esauriti alla cucina del ricreatorio, nove fusti di birra prosciugati al chiosco del Leon Bianco e Cormons vista come il luogo ideale per «scivolare nell’universo Federico Fellini» secondo il parere di un turista austriaco. Sono solo alcune istantanee che spiegano da sole il successo della Festa dell’Uva 2019: una tre giorni di sole, enogastronomia e divertimento che hanno fatto paragonare la manifestazione da un lato alla goriziana Gusti di Frontiera, e dall’altro a un ideale set da cinema felliniano.
Soddisfatte sono state soprattutto le associazioni che nel weekend appena trascorso hanno registrato numeri da record nonostante la concorrenza agguerrita del Friuli Doc: migliaia di persone sono comunque calate tra venerdì e domenica nella capitale del Collio per una Festa dell’Uva che non ha tradito le aspettative. Col senno di poi anche le cifre dicono che è stato giusto scegliere di rinviarla di una settimana, piuttosto che cancellarla come era quasi sempre successo in caso di maltempo nelle date prestabilite. I dati, infatti, parlano chiaro: all’isola di festa del ricreatorio, quella più amata da cormonesi e visitatori per quel che riguarda le proposte culinarie, già nelle prime due serate sono andati esauriti i 40 chilogrammi di gnocchi che erano stati acquistati dagli organizzatori per rispondere alle esigenze di tre serate. Nella mattinata di domenica, quindi, in fretta e furia sono stati comprati altri 40 chili, prendendola come si suol dire “alla larga”: ma in una sola giornata anche questo quantitativo ha rischiato di venir polverizzato, visto che al termine di una domenica da record sono stati spazzolati oltre 33 chili di gnocchi al ragù o alle melanzane.
Insomma, più che “giovedì gnocchi” a Cormons il detto si è trasformato in “venerdì, sabato e domenica gnocchi”, anche perché un altro sito, quello dell’associazione Tocs di Cormons in via Sauro, ha liquidato in tre giorni altri 40 chili di gnocchi richiestissimi dalla clientela. Solo in queste due isole di festa ne sono stati mangiati quasi 115 chili. Ma anche altri stand hanno esaurito già tra le serate di venerdì e sabato i quantitativi di merce: in particolare la birra è andata letteralmente a fiumi, e nel solo chiosco del Leon Bianco ne sono stati bevuti nove fusti.
Ma la Festa dell’Uva 2019 non è stata solo una mini-Gusti di Frontiera dedicata al cibo locale. Ha fatto il giro dei social, per esempio, il post di un turista austriaco arrivato in città per partecipare alla Ciclostorica Transfrontaliera di Capriva: «Se volete scivolare nell’universo Federico Fellini – la scritta nella sua madrelingua – vi consiglio di fare un viaggio veloce a Cormons». Una frase che è più di una cartolina turistica per la città. In un quadro così idilliaco, c’è però anche chi trova cosa non vada: «La sfilata dei carri allegorici deve tornare a toccare piazza XXIV Maggio – protesta il presidente della Società Cormonese Austria Giovanni Battista Panzera – dal 1972 è successo solo tre volte, ultime due edizioni comprese, che il salotto cittadino non ne sia stato coinvolto. Lo chiedono in tanti, il Comune ascolti questo consiglio: fa parte della tradizione della Festa». —
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