Attivato a Muggia il servizio notturno di Guardia medica
MUGGIA. Da alcuni giorni anche Muggia ha finalmente il suo servizio di Guardia medica. La sede del servizio è ubicata nel Distretto 3 di via Battisti 6 e vi opera quotidianamente un medico di turno tra le 20 e le 8 del mattino successivo e nelle ore diurne dei giorni festivi e prefestivi.
L’attivazione segue l’esperienza “sperimentale” dello scorso febbraio, quando per la prima volta il cosiddetto Servizio di continuità assistenziale era stato ospitato nella struttura, con il personale medico e gli operatori di Overnight a far fronte a situazioni di emergenza e a svolgere attività sanitarie e di prevenzione.
Allora, il servizio era stato pensato soprattutto per soccorrere le “vittime” dei festeggiamenti sfrenati di Carnevale. Da qualche settimana, possono usufruirne tutti i cittadini, a tutte le ore della notte.
Il Distretto 3 offrirà assistenza alla popolazione al di fuori degli orari di reperibilità dei medici di famiglia: il personale potrà effettuare visite a domicilio non rinviabili, prescrivere farmaci per terapie d’urgenza non superiori a tre giorni, rilasciare certificazioni di malattia in casi eccezionali e proporre eventuali ricoveri.
Ma la presenza della Guardia medica a Muggia ha anche una valenza “strategica”, come ha spiegato il direttore generale dell’Azienda sanitaria triestina Fabio Samani: «Significa - dice infatti - rispondere al tempo stesso ai bisogni dei cittadini di quella realtà e a quelli dei residenti di San Dorligo-Dolina e delle aree orientali della provincia di Trieste, in un’ottica di prossimità che vede i servizi sanitari sempre più vicini ai cittadini e alle loro esigenze».
A Muggia saranno dislocati medici preparati appositamente per questo tipo di attività, in modo tale da garantire una costanza – e una competenza adeguata – anche nella turnazione del personale.
Oltre alle emergenze, il servizio di continuità assistenziale – per il quale non si paga ticket – svolge un ruolo fondamentale nella riduzione degli accessi impropri all’ospedale. Il lavoro integrato assieme alla Centrale operativa del 118, all’assistenza infermieristica domiciliare e ambulatoriale e ai Centri di salute mentale può fornire una risposta adeguata ai problemi sanitari che richiedono un intervento immediato, ma non necessariamente l’accesso al Pronto soccorso.
Ecco perché aggiungere un’unità sanitaria in tempi in cui si pensa soprattutto a tagliare ed accorpare può rivelarsi uno strumento per razionalizzare i costi e la gestione del servizio sanitario.
Un servizio che è comunque obbligatorio potenziare, anche alla luce della tendenza sempre più marcata dei cittadini a rivolgersi al settore pubblico. La crisi, infatti, è arrivata recentemente ad intaccare anche le spese per la salute, al punto che spesso le visite specialistiche a pagamento sono considerate soltanto un “optional”. Di conseguenza, c’è sempre più lavoro per le strutture ospedaliere pubbliche e per i medici di base. Ai quali si richiede, naturalmente, sempre maggior perizia e tempestività.
L’arrivo della Guardia medica a Muggia è stata accolta con entusiasmo da Nerio Nesladek: «Non posso che esprimere felicità, come sindaco, medico e cittadino. L’amministrazione ha ottenuto un obiettivo importante che si era prefissa da molto tempo rafforzando, in convenzione con l’Azienda sanitaria, la continuità di un servizio e la presenza dei medici sul territorio. La garanzia dei servizi assistenziali rappresenta un’assoluta priorità, anche e in special modo in periodi di crisi».
Davide Ciullo
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