Auto “da corsa” sul Vallone proteste a Gabria e Devetachi

Denuncia dei residenti di Gabria e Devetachi raccolta anche dall’associazione Ambiente 2000. La Polstrada smentisce che si tratti di gare clandestine
Di Ciro Vitiello
Altran Vallone-traffico TIR,auto
Altran Vallone-traffico TIR,auto

STARANZANO. Prima sul Vallone sfrecciavano a velocità folle solo le moto. Adesso spuntano a sorpresa anche le auto “da corsa”. I bolidi a due ruote, da sempre sotto accusa perché considerano la SS52 da San Giovanni di Duino a Gorizia come una pista ideale per corse motociclistiche, da un po’ di tempo a questa parte sono in buona compagnia. Lo denunciano i residenti di Gabria e Devetachi che parlano di una sorta di «collaudi su strada o vere e proprie gare a cronometro». La Polstrada di Gorizia esclude nel modo più categorico l’ipotesi di corse clandestine. «Al momento non ci risulta alcun fatto rilevante che possa confermare una situazione del genere – spiega un dirigente della polstrada goriziana – perché le nostre pattuglie fanno i prestabiliti servizi di controlli per il rilevamento della velocità. E segnalazioni particolari non ne abbiamo mai avute». A denunciare, invece, l’ennesimo caso di «contaminazione del Carso», sono i residenti della zona, specie coloro che si trovano con l’abitazione proprio in prossimità della strada, in particolare a Devetachi o Gabria.

«Sicuramente sono macchine truccate che fanno un baccano del diavolo – spiega uno degli abitanti – il cui rumore rassomiglia alle vecchie Abarth, quelle che una volta si modificava la marmitta per correre di più e per far più rumore come le auto da corsa». La denuncia è stata fatta da tempo anche ad Alberto Ballarini, presidente dell’associazione “Ambiente 2000”, per il quale sul Vallone si va di male in peggio. «Nonostante gli appostamenti con le nostre macchine fotografiche – afferma Ballarini - fino a oggi ci è andata a buca e non mai siamo riusciti a scattare neanche una foto. È nostra intenzione - spiega ancora Ballarini - di presentare una documentazione visiva completa delle nostre affermazioni, mostrarle in Comune, in prefettura, in particolare alle Forze dell’Ordine nonostante i controlli, non riescono a pizzicare i trasgressori al momento giusto. Le moto – sostiene ancora Ballarini – per un periodo siamo riusciti a fotografarle in corsa anche se i “piloti”, appena si accorgevano della nostra presenza, cercavano di coprire con le mani la targa. Ascoltando per ore quel rombo infernale e continuo delle moto, avevamo infatti notato che erano gli stessi centauri che percorrevano la strada, quasi facessero una corsa».

In passato, infatti, la stessa associazione aveva denunciato probabili gare sulla strada provinciale 15 da Selz, attraversando il centro di Doberdò fino all’incrocio con la statale 55. È una guerra infinita, dunque, che va a vanti da anni. Prima con i Tir, poi con la moto e adesso con le auto da corsa.

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