Avvistata una verdesca alle “Ginestre”

Qualche bagnante lo ha visto in lontananza: la verdesca, un piccolo squalo, si era avventurato nei pressi, ma non troppo vicino, allo stabilimento balneare “Le Ginestre” di Aurisina. Nessun pericolo per i bagnati. Una telefonata alla Capitaneria di Porto di Trieste per denunciare l’avvistamento e dalla polizia marittima la risposta rassicurante: si tratta di un fenomeno abbastanza comune nel golfo, altri di questi piccoli squali sono stati notati al largo del golfo soprattutto nel periodo estivo. La conferma arriva anche anche da Marco Costantini del Wwf Italia: «Niente panico, capita spesso durante l’estate di vedere nel golfo delle verdesche, dei tonni o delle tartarughe. Nessun pericolo per l’uomo, questi piccoli squali si cibano di calamari, seppie, polpi pelagici, aragoste, gamberi e granchi. Si tratta perciò di una presenza normale, senza pericolo per i bagnati».
Lo squalo blu , meglio conosciuto come verdesca, è l'unica specie del genere Prionace ed appartiene alla famiglia Carcharhinidae. Secondo gli studiosi è uno dei pochi squali conosciuti ad essere diffusi praticamente in tutti i mari temperati, tropicali e subtropicali del pianeta, in acque pelagiche (d’alto mare) ma anche costiere. Può arrivare fino a 190 metri profondità anche se alcune rilevazioni sulle abitudini della verdesca in prossimità delle coste del Brasile dimostrano che questo animale può arrivare a superare i 350 metri, immergendosi alla ricerca di prede di fondale.
La verdesca è lo squalo maggiormente sottoposto alla pressione della pesca commerciale: ogni anno circa 20 milioni di esemplari vengono catturati e uccisi. Il motivo principale delle catture è legato all’utilizzo delle pinne per realizzare la “zuppa di pinne di pescecane” molto richiesta dal mercato asiatico. Anche se la Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha inserito la carne di squalo tra gli alimenti che bambini e donne incinte dovrebbero evitare di mangiare, a causa dei rischi di intossicazione da mercurio ed altri metalli pesanti.
Attualmente non sono noti studi completi sull’andamento globale della popolazione della verdesca, ma è probabile secondo ricerche recenti, visto il numero elevatissimo di catture, che sia in atto una riduzione significativa di questo animale. La verdesca nelle “classifiche degli squali pericolosi” risulta tra gli ultimi posti. Secondo gli studiosi questa specie è più docile e calma durante il giorno, mentre nel tardo pomeriggio, quando in acqua diminuisce la luminosità, diventa più curiosa e tenace, avvicinandosi anche alle coste.
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