Grado si prepara alla conquista della 38esima Bandiera Blu
La decisione arriverà a maggio, ma l’isola sembra già avere tutte le carte in regola. Riunione operativa alla Regione Lazio

Si va verso la Bandiera Blu numero 38 che per Grado significherebbe consolidare il titolo di località che ne ha conquistate di più in tutt’Italia come Moneglia in Liguria.
La scelta delle località sarà resa nota a maggio del prossimo anno ma intanto ci sono le visite ispettive e i questionari da riempire con i dati che poi saranno verificati dai responsabili della Fee Foundation for Environmental Education con l’infaticabile presidente il professor Claudio Mazza.
Conclusa la stagione estiva la Fee ha intanto promosso un incontro tecnico in vista delle assegnazioni del 2026. L’affollato incontro (circa 300 partecipanti) che si è svolto a Roma nella sede della Regione Lazio ha visto la partecipazione per il Comune di Grado dell’assessore all’ambiente Maurizio Toso e sono state anticipate le novità che andranno a evidenziare maggiormente le modalità di scelta che saranno fatte per la delle località che meriteranno di far sventolare l’importante vessillo.
Il focus di approfondimento è stato dedicato quest’anno alla qualità delle acque di balneazione e a tematiche strettamente connesse a iniziare dalla depurazione che, come ha detto il presidente Mazza, «rimane una criticità in troppi tratti delle nostre coste» aggiungendo che «una particolare attenzione va riservata alle reti duali: è indispensabile la separazione dei flussi civili da quelli meteorici, indispensabile per ridurre i sovraccarichi nei depuratori e garantire trattamenti efficaci, evitando così sversamenti in mare in occasione di piogge intense».
«Investire in infrastrutture efficienti e nella manutenzione costante – ha detto Mazza – significa tutelare la salute del mare e rafforzare l’immagine del turismo italiano».
Su diversi temi sono intervenute tre ricercatrici dell’Ispra: Roberta De Angelis (“La gestione delle acque di balneazione tra criticità e aggiornamenti normativi”), Patrizia Borrello (“La gestione della Posidonia Oceanica spiaggiata nelle aree di balneazione”) ed Emanuela Spada (“Le proliferazioni algali tra fenomeno e tossicità”).
I Comuni sono ora chiamati a presentare un Piano di Azione per la Sostenibilità con cui argomentare e documentare le azioni in corso e in programma nel triennio 2025-2028 indicando altresì il lavoro svolto o programmato a livello locale sul tema delle comunità energetiche rinnovabili.
E per quel che concerne Grado sia l’ottima funzionalità del depuratore e sia gli impianti per le comunità energetiche rinnovabili che sono in fase o di conclusione dell’iter progettuale o già in avvio di lavori, non ci dovrebbero essere problemi. A ogni modo dopo l’impegnativo lavoro svolto l'anno scorso per la stesura del Piano di Azione per la Sostenibilità 1925-1927 ora c’è da fare il consuntivo del 1925 e inserire la programmazione per arrivare sino al 2028.
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