Sul lungomare di Barcola riaperto il Sesto Topolino
Finiti i lavori di ristrutturazione effettuati a seguito dei danni causati dalla mareggiata dell’autunno 2023

Anche il Sesto Topolino ha riaperto. Come anticipato due settimane fa dal sindaco Roberto Dipiazza e dall’assessore al Patrimonio Immobiliare Elisa Lodi in occasione della riapertura del Settimo Topolino, anche quello intitolato a Cesare Maldini è stato riaperto a conclusione dei lavori di ristrutturazione effettuati a seguito dei danni causati dalla mareggiata dell’autunno 2023.
Da ieri i triestini possono così riappropriarsi di uno spazio rimasto chiuso per un’estate e mezza. I lavori erano stati affidati all’impresa Itec Srl di Udine per un importo di 1.031.191,95 euro e una durata di 210 giorni naturali e consecutivi.
Gli interventi avviati il 10 febbraio prevedevano il rifacimento della fognatura a servizio dei Topolini, la ricostruzione del paramento di sommità del muro in arenaria di sostegno del terrapieno, la ricostruzione del piano pedonale, il rinforzo strutturale dei pilastri e delle travi della struttura portante delle terrazze e la reinstallazione dei corrimano, delle scale e delle porte danneggiate.
Per quanto riguarda la fognatura a servizio dei bagni sono state uniformate le pendenze e sono stati ricreati gli allacci di fognatura esistenti dei servizi igienici. Per i pozzetti sono state utilizzate “camerette” con chiusino in ghisa ermetico, al fine di impedire l’ingresso di mare durante le mareggiate all’interno della fognatura.
Ricostruzione del paramento di sommità del muro in arenaria di sostegno del terrapieno ha previsto il ripristino dei conci mancanti, verificando quelli esistenti, tramite l’ancoraggio strutturale alla porzione di muro sottostante con barre ad aderenza migliorata in acciaio inox fissate con opportuna resina. Inoltre, sono stati ripristinati alcuni pezzi mancanti di arenaria nelle scale di discesa a mare.
La platea è stata demolita integralmente dall’inizio del Quarto Topolino fino alla fine del Settimo, compresa l’area al di sotto delle terrazze, prevedendo pertanto anche la demolizione delle sedute esistenti. I vuoti al di sotto della platea sono stati riempiti con materiale ghiaioso e coperti superficialmente con magrone.
La platea di 30 cm è stata armata con doppia rete in acciaio elettrosaldato. Gli zoccoli di fondazione dei pilastri esistenti sono stati inglobati nel getto prevedendo barre passanti di acciaio.
L’intervento garantirà una maggiore sicurezza rispetto alla possibilità di cedimenti differenziali dei plinti di fondazione esistenti. —
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