«Basta nazionalismi» Monito alla cerimonia in onore del “Budicin”

VALLE. Ancora toni duri contro il potere centrale di Zagabria, accusato da più voci - a partire da organizzazioni di serbi ed ebrei in Croazia - di intolleranza crescente e di manifestazioni di...

VALLE. Ancora toni duri contro il potere centrale di Zagabria, accusato da più voci - a partire da organizzazioni di serbi ed ebrei in Croazia - di intolleranza crescente e di manifestazioni di neofascismo, al punto che la presidente Kolinda Grabar-Kitarovic ha tentato di calmare la situazione definendo il regime ustascia «criminale» e affermando che la moderna Croazia è fondata sui valori del'antifascismo. I toni duri si sono sentiti stavolta durante la tradizionale cerimonia per l'anniversario di costituzione del battaglione italiano “Pino Budicin” avvenuta a Stanzia Bembo nell'aprile 1944. Il sindaco di Rovigno Giovanni Sponza, resi onore e merito a chi in Istria insorse contro il fascismo, ha richiamato l'attenzione su quelli che ha definito la svalutazione dell'antifascismo, lo stravolgimento dei valori, la xenofobia, il rilancio dell'ideologia ustascia e del nazionalismo che a suo dire starebbe toccando valori più estremi rispetto agli inizi degli Anni Novanta. «Lo schieramento a Zagabria delle camicie nere - ha aggiunto - rappresenta il crepuscolo della ragione. Se si continua di questo passo, ai bambini a scuola non verrà più insegnato chi erano i fascisti e gli antifascisti e di quali crimini si siano macchiati Hitler e chi la pensava come lui». Sulla stessa linea il presidente degli antifascisti istriani Tomislav Ravni„: «Le liste indipendenti hanno portato al potere la destra radicale che ora sta attuando la fascistizzazione della società, è necessario intervenire quanto prima».

Ha poi preso la parola il presidente della Regione Valter Flego: «Sicuramente è una vergogna per la nostra civiltà - ha sostenuto - il fatto di non aver imparato niente dalla Seconda guerra mondiale. C'è ancora chi usa slogan fascisti passando impunito». La cerimonia, cui regolarmente assistono esponenti dell'Anpi di Trieste, ha avuto anche un contorno musicale-canoro con la corale della società artistico culturale italiana “Marco Garbin”, il coro dei pensionati “Nuvola”, i cantori della Scuola elementare italiana “Bernardo Benussi” e il gruppo di ballo “Plesarin”, tutti di Rovigno.

Il battaglione “Budicin” comprendente 120 combattenti (7 ancora in vita), nel giugno 1944 venne inquadrato nella Brigata istriana “Vladimir Gortan” che dopo duri combattimenti coi nazifascisti fu incorporata nella 43.esima Divisione istriana dell'Esercito popolare di liberazione della Jugoslavia. Il battagione partecipò alle operazioni belliche in Istria, Gorski Kotar e Lika e per primò entrò nella Pola liberata. (p.r.)

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