Batiscafo Trieste, ultimo atto: sarà trasferito al museo de Henriquez

Lunedì le operazioni di smontaggio, da mezzanotte il trasporto in via Cumano: in allestimento la sala multimediale che lo ospiterà definitivamente

Laura Tonero
Il batiscafo Trieste in piazza Unità (Silvano)
Il batiscafo Trieste in piazza Unità (Silvano)

Inizia una nuova vita per il batiscafo Trieste. Domenica è il suo ultimo giorno da protagonista in piazza dell’Unità. Lunedì mattina inizieranno infatti le operazioni di disallestimento, mentre dalla mezzanotte partiranno quelle di trasferimento, che accompagneranno il batiscafo in quella che diventerà la sua dimora fissa, ovvero il museo de Henriquez.

Un viaggio, quello che condurrà l’imponente manufatto – che ricordiamo è la riproduzione fedele dello storico batiscafo Trieste – fino a via Cumano, che richiederà una serie di provvedimenti e che non passerà certamente inosservato a quanti a quell’ora saranno ancora in giro.

Ecco il Batiscafo Trieste: il video dell'inaugurazione

Già dalle 9 di lunedì mattina, nei cento metri davanti al de Henriquez, su ambo i lati della via, sarà vietato sostare. Divieto che verrà rimosso solo quando il batiscafo Trieste sarà perfettamente collocato all’interno del museo.

Il trasferimento del trasporto eccezionale – chi aveva assistito al suo precedente passaggio dal Molo VII a piazza dell’Unità aveva certamente notato la complessità delle manovre e l’inevitabile lentezza con la quale il mezzo che lo porta si muove – sarà scortato dalla Polizia locale. Che passo passo, con l’incedere del mezzo, interromperà temporaneamente la circolazione.

Una copia del Batiscafo Trieste per il rilancio del Museo de Henriquez
Il batiscafo Trieste negli anni 1958-59

Il mezzo con il batiscafo Trieste a bordo come dicevamo si muoverà dalle 24 da piazza dell’Unità, e da riva Tre Novembre passerà per piazza della Borsa e corso Italia, per poi arrivare in piazza Goldoni e, attraverso ponte della Fabra, si immetterà in via Carducci. Il percorso prevede poi il passaggio in largo Barriera, piazza Garibaldi, viale D’Annunzio, viale Ippodromo per arrivare a destinazione in via Cumano.

Per il batiscafo, da quel momento, inizierà una fase di attesa, visto che contestualmente al suo arrivo al de Henriquez prenderà il via l’allestimento della sala multimediale che poi lo accoglierà in forma permanente a partire dalla prossima primavera. Lì tornerà visitabile, diventando a tutti gli effetti una della più importanti attrazioni del museo.

«Nella nuova sezione che lo accoglierà, la multimedialità avrà ovviamente un ruolo importante – spiega l’assessore alla Cultura Giorgio Rossi – e verrà raccontata la storia e le imprese di quell’eroe degli abissi, di Augute e Jacques Picard e del loro rapporto con de Henriquez. Ci sarà spazio anche per i dettagli della sua costruzione negli allora cantieri Crda, oggi Fincantieri».

Ricordiamo che il progetto di costruire una riproduzione del batiscafo Trieste nasce da un’idea di Mare Nordest, raccolta dal Comune e supportata dalla Regione, da PromoTurismo Fvg, dalla Fondazione CRTrieste, da Trieste Trasporti, dalla Rolex, dai cantieri M23 e dal Convention and visitors bureau.

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