Best Gourmet assegna il primato al Bagatto

Il “Bagatto” di Roberto Marussi è il miglior ristorante di Trieste. Secondo l’ultimo verdetto stagionale, quello della guida “Best Gourmet” (in precedenza Magnar Ben, ma i realizzatori sono gli stessi) lo spot di via Cadorna mette in riga tutti, forte di 5 piatti, il massimo della valutazione per la bontà del cibo e di 4 punti e mezzo per la sua cantina.
“Best Gourmet”, fedele alla filosofia del suo ideatore e presidente Maurizio Potocnik, trova nel territorio dell’Alpe Adria il suo humus naturale, l’area fertile in cui individuare le eccellenze enogastronomiche.
La nuova edizione della guida composta da 600 pagine a colori racconta, segnala e promuove la migliore ristorazione con 350 tra ristoranti di cucina tradizionale, creativa-moderna, trattorie, osterie con cucina e 150 grandi vini con una forte identità.
Nel caso della provincia di Trieste, sono stati segnalati, nelle varie tipologie, 16 locali in tutto, che spesso escono dal classico, e ormai un po’ trito rituale dei sempre presenti. Emerge, ad esempio, la novità del “Tre Noci” di Sistiana, secondo con un voto medio di 4 e mezzo. Non poteva, peraltro, non esserci “Suban”, per carità, secondo con una valutazione media di 4, ma in buona compagnia. Assieme a lui “Nerodiseppia”, il “Nuovo Antico Pavone”, “Montecarlo”, “Pepenero Pepebianco” e la “Tenda Rossa”, sulla Costiera. Leggermente più defilati, per una lista vini con punteggio inferiore, il “Lido” di Muggia e il “Sole” di Lazzaretto.
Ampia la lista di quelli che vantano tre piatti e mezzo e un’offerta vinicola in proporzione. Ci si intruppano “Alla Sorgente”, “Alla Valle”, “C’era una volta”, “La Carega” e “L’Antico Spazzacamino”, recentemente elevatosi a nuova (e meritata) gloria dopo la sua presenza nel programma “4 Ristoranti” di Alessandro Borghese.
L’ultima segnalazione riguarda i buffet, vera bandiera triestina che viene tenuta alta dal “Sandwich Club” di via Economo, con i suoi tre piatti.
Oltre all’edizione cartacea stampata in 10mila copie distribuite nelle librerie, nei ristoranti, nelle aziende vinicole, per il 2017 è prevista la realizzazione di una “app” scaricabile da internet.
«I motivi del successo di questa guida - spiega il responsabile Maurizio Potocnik - sono molteplici. In primis la profonda conoscenza di questo territorio dovuta ai 21 anni di attività “sul piatto” e nella ricerca dei vini e prodotti agroalimentari, assoluta garanzia per il lettore/consultatore. La seconda motivazione è la differente visione sulla ristorazione rispetto alle altre guide, una visione che valorizza anche la ristorazione tradizionale (molto trascurata in altre guide più attente alla ristorazione moderna»).
La guida sarà presentata ufficialmente giovedì 2 febbraio nel corso di una serata all’Eat’s di Conegliano.
(f.b.)
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