Bigot: «Pronti a trasformare Grado nell’Isola del ballo»

L’operatore turistico e dj goriziano presenta il suo progetto e chiama in causa il Comune: «L’evento “Sound of waves festival” ha richiamato oltre 3mila giovani. Ma bisogna attrezzare Costa Azzurra»
Di Francesco Fain
Bonaventura Monfalcone-16.08.2012 Ferragosto-Notte bianca-Grado-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-16.08.2012 Ferragosto-Notte bianca-Grado-foto di Katia Bonaventura

GRADO. Rinverdire i fasti d’un tempo. Facendo di Grado «l’isola del ballo». È la proposta forte lanciata da Andrea Bigot, operatore turistico, impresario di eventi musicali e noto dj goriziano. Negli occhi ha ancora l’eccezionale successo di “Sound of waves festival”, organizzato a ferragosto dall’associazione di tutti gli stabilimenti balneari della Costa Azzurra e con il supporto logistico di Porto San Vito. «Negli ultimi anni - lamenta Bigot - si è verificata una chiusura costante degli innumerevoli locali da ballo una volta presenti a Grado. Questo fenomeno ha comportato un impoverimento dell’offerta di servizi alla clientela che sceglieva l’Isola come meta per lo svago e il divertimento. Ora, più che mai, c’è estremo bisogno di valide iniziative di sano intrattenimento che abbisognerebbero però di un giusto apporto da parte di tutti gli enti competenti: come dimostrano le nuove tendenze del turismo internazionale, il cliente attuale esige un trattamento che includa oltre al relax una varia gamma di servizi di aggregazione. Proprio quest’estate “Sound of Waves Festival” ha riscontrato un incredibile successo. Alla manifestazione, alla prima edizione, hanno partecipato oltre 3.000 persone raccogliendo un largo consenso di pubblico. Da non dimenticare, poi, che anche questo evento è stato interamente realizzato grazie all’iniziativa privata».

Gli operatori - questo il messaggio forte di Bigot - si augurano che la loro attività venga riconosciuta e supportata dall’amministrazione con una corretta pianificazione dell’area (la Costa Azzurra) ed adeguati sostegni. «Anche perché si è riscontrato che i considerevoli aiuti economici sono spesso impiegati in iniziative e progetti non sempre meritevoli e di adeguato riscontro per il turismo. A mio avviso - continua Bigot - la location individuata per l’evento di quest’estate è l’ideale ma necessita di sviluppi logistici, infrastrutture, servizi, e pianificazione dell’area a carico della pubblica amministrazione al fine di rendere possibile l’evento in totale sicurezza per il pubblico. A cosa mi riferisco? Parte della passeggiata a mare nella zona dell’evento è incompleta oltre che completamente assente di illuminazione pubblica: sarebbe necessario intervenire».

Altro problema spinoso sono i parcheggi, «assolutamente carenti già per il normale afflusso dei clienti della spiaggia oltre che completamente insufficienti per l’organizzazione di un evento di questa portata. Quindi perchè non pensare già ad una progettazione degli stessi in loco come sui migliori litorali italiani? Per concludere: bisogna attirare nuova clientela con attività innovative creando nuovi posti di lavoro. Auspico che si possano sviluppare iniziative programmatiche che portino l’Isola agli antichi fasti».

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