Bike sharing affidato a Trieste Trasporti fino alla fine dell’anno

Soluzione-ponte da giovedì 25 per parcheggi e noleggio Poi sarà lanciata una gara. Individuate tre fasce tariffarie
Foto BRUNI 20.03.2021 Bike sharing TS
Foto BRUNI 20.03.2021 Bike sharing TS



Una Trieste Trasporti in formato intermodale: non solo bus, non solo tram, non solo acqua, ma anche le bici. Ci manca solo l’ovovia. La società, controllata dal Comune triestino e dal gruppo Arriva (Db), si occuperà del bike sharing, ovvero dei parcheggi e del noleggio delle due ruote sistemati dal Municipio in alcuni punti-chiave del percorso turistico urbano.

La concessionaria del tpl (trasporto pubblico locale) triestino se ne occuperà a tempo determinato da giovedì prossimo, 25 marzo (quando terminerà l’impegno di Bicincittà), fino al 31 dicembre del corrente anno. Una soluzione-tampone in attesa che la civica amministrazione bandisca una gara per reperire un gestore vero e proprio del servizio. Poiché il Comune non dispone di strutture e risorse umane tali da assicurare il funzionamento del bike sharing, Trieste Trasporti, anche per la possibilità di coordinare bus e velocipede (molte fermate dei mezzi coincidono con i parcheggi delle bici), è parsa la risposta temporanea migliore, in vista di una possibile ripresa delle visite turistiche.

L’assessore Luisa Polli, che ha portato in giunta la delibera, ha sottolineato come non solo il bike sharing si presti come servizio complementare al tpl, ma consenta, in una fase in cui la pandemia è lungi dall’essere debellata, di agevolare un opportuno distanziamento sociale favorito dalla solitudine della pedalata.

La delibera, controfirmata dal direttore dipartimentale Giulio Bernetti, individua tre fasce tariffarie: l’utente “sistematico”, l’utente “occasionale”, il turista. Il “sistematico” potrà fare un abbonamento annuale a un costo di 12 euro, ricaricabile a consumo; il noleggio prevede una prima mezz’ora gratuita, ogni mezz’ora successiva alla prima fino alle prime due ore un “ticket” di 50 centesimi, ogni mezz’ora successiva alle prime due ore di utilizzo 1 euro. Il cliente “occasionale” s’iscrive gratuitamente al servizio con ricarica obbligatoria minima pari a 5 euro; poi la prima mezz’ora richiede 50 centesimi e ogni mezz’ora successiva 1 euro. Ed eccoci al turista: il biglietto giornaliero implica l’esborso di 8 euro nell’arco delle 24 ore, durante le quali l’utilizzo massimo consentito è di 6 ore, anche non continuative. Cioè, il turista prende - per esempio - la bici in stazione, gironzola, poi la lascia al Teatro Romano e va a pranzo, la riprende e completa il tour.

Il Comune riconosce al concessionario Trieste Trasporti un contributo pari a 33.500 euro (Iva compresa) più 7.000 euro in pezzi di ricambio. Se gli incassi supereranno i 50.000 euro, Comune e Trieste Trasporti faranno da bravi fratelli: metà per uno. —



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