Blitz notturno, arrestati sette rumeni

Sette cittadini rumeni sono stati arrestati la scorsa notte a Gorizia in flagranza di reato per concorso in furto aggravato. È l’esito dell’operazione condotta dalla squadra mobile della questura di Gorizia e dal nucleo radiomobile della compagnia carabinieri di Gradisca.
È stata sgominata la banda che da diversi mesi e con modalità seriali ha ripetutamente rubato attrezzature agricole e non solo in svariate località dell’Isontino. Nell’illustrare alla caserma Massarelli le modalità dell’operazione il capo della mobile Claudio Culot e il comandante della compagnia di Gradisca Marco Quercigh hanno messo in evidenza due aspetti. Il primo riguarda il venir meno dell’allarme sociale che si stava diffondendo per la sequenza di furti in luoghi isolati e fuori città; il secondo enfatizza l’importanza della collaborazione delle segnalazioni di cittadini di persone o mezzi sospetti. «Nel dubbio telefonate sempre al 112 o al 113», hanno esortato i due investigatori.
L’operazione è scattata nel pomeriggio di mercoledì in via Campi a Gradisca. I carabinieri hanno notato due furgoni in sosta con targa rumena. I mezzi erano vuoti ma tra gli occupanti sono stati identificati alcuni soggetti già noti alle forze dell’ordine per fatti precedenti.
I carabinieri hanno lasciato andare i furgoni ma immediatamente sono state concordate con la mobile le modalità operative dell’intervento. Una ventina di forze dell’ordine, anche a bordo di autocivetta, hanno seguito a distanza i due furgoni lungo le strade dell’Isontino. I mezzi hanno sostato a lungo nella zona del San Michele, nel frattempo un terzo furgone con due persone a bordo è stato notato vicino al cimitero di Lucinico.
La banda, ignara di essere seguita da polizia e carabinieri, ha messo a segno una serie di furti lungo la strada che da Lucinico conduce a Farra. Una volta riempiti i mezzi di refurtiva i rumeni hanno fatto rotta verso Gorizia per raggiungere il valico confinario e dirigersi probabilmente in Romania.
Il blitz delle forze dell’ordine è scattato verso le quattro. Con una manovra stile film d’azione le auto di carabinieri e polizia hanno bloccato i furgoni sulla Mainizza, vicino all’accesso al viadotto. Immediatamente si è provveduto a circondare la zona tanto che i rumeni, per quanto corpulenti, non hanno opposto resistenza vista lo schieramento di forze dell’ordine.
Il terzo furgone è stato invece bloccato una ventina minuti dopo, carico pure quello.
I rumeni sono stati arrestati e portati al carcere di via Barzellini. Oggi dovrebbe essere celebrato il processo per direttissima se la Procura riuscirà a raccogliere tutte le denunce dei derubati. Altrimenti chiederà al gip la convalida dell’arresto. Parte della merce rubata nella notte è stata già restituita ai proprietari. Ma molta altra è custodita alla caserma Massarelli. I derubati sono invitati a sporgere denuncia e a ritirare il materiale. Denunce si stanno raccogliendo in queste ore.
Oltre ad attrezzature agricole di ogni tipo, nei furgoni c’era un po’ di tutto: da biciclette a taniche, da selle per l’equitazione a forni micronde, e ancora materassini da mare, carriole, cassette utensili, corde, materiale edile.
Secondo gli inquirenti il valore della refurtiva ammonta a diverse migliaia di euro.
Questi i nomi dei ladri: Gheorghe Berbeci, 28 anni, Lucian Carighin, 20, Mihiat Cocu, 29, Steffan Crihana, 28, Gheorghitas Popa, 48, Gheorghe Stanciu, 46, Viorel Vlasie, 31.
Ora le indagini si concentrano sulla ricerca di elementi per attribuire alla responsabilità degli arrestati precedenti episodi che hanno interessato anche la fascia confinaria slovena.
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