Bocciato il campo da golf a Montona

Decisione dell’Alta Corte amministrativa della Croazia. Scongiurato il rischio cementificazione per il Bosco San Marco

POLA. Finalmente una vittoria degli ambientalisti contro la cementificazione di cui i campi di golf sono solitamente i cavalli di Troia.

Ebbene l'Alta corte amministrativa della Croazia ha abolito la delibera del ministero per la Tutela dell'ambiente e della natura secondo cui il campo di golf a San Pancrazio di Montona sarebbe accettabile per l'ambiente. Pertanto il progetto viene definitivamente bocciato.

La notizia dell'ufficializzazione della sentenza ha subito destato grande soddisfazione di Dusica Radoj›i„ presidente di Istria verde. «Finalmente la nostra voce è stata ascoltata - ha detto - e quel che è più importante è che il verdetto avrà un peso molto rilevante in situazioni simili in Istria».

Viene dunque preservato uno dei terreni più belli e suggestivi dell'Istria, che comprende due zone ambientali protette: il Bosco di San Marco (chiamato così perché in passato vi si tagliava la legna destinata a rafforzare le fondamenta di Venezia) e la Vallata del Fiume Quieto.

Per il bosco in questione va detto che è il maggiore bacino o biotopo di tartufi in Istria, in piena stagione, dice qualcuno, se ne raccolgono 3 quintali al giorno.

Ebbene gli ambientalisti e buona parte dell'opinione pubblica avevano richiamato l'attenzione anche sugli effetti dannosi per i tartufi della vicinanza di un campo di golf.

Ricordiamo che la Regione istriana aveva incluso con l'appoggio del Comune di Montona, il campo di golf nel Piano di assetto territoriale.

Il progetto sulla superficie di 240 ettari comprendeva anche la costruzione di 498 posti letto ripartiti tra 67 ville e appartamenti e 19 laghetti artificiali.

Ma non solo, anche contenuti commerciali e per la ristorazione. Ed è opinione diffusa che sono proprio gli impianti in muratura il vero business degli investitori.

Il campo di golf sarebbe solo una copertura necessaria visto che solo in questo modo si puo procedere alla cementificazione.

Contro il progetto a suo tempo si era schierato anche l'Istituto nazionale per la tutela della natura richiamando l'attenzione sul devastante impatto per l'ambiente.

Aveva sottolineato trattarsi dell'unico biotopo della rana lombarda in Croazia e che il grande fabbisogno d'acqua per il campo di golf metterebbe in pericolo l'esistenza di numerose specie di flora e fauna.

C'è chi anche aveva richiamato l'attenzione sulla deturpazione paesaggistica della cittadina medievale di Montona per la quale le nuove costruzione avrebbero rappresentato uno schiaffo.

(p.r.)

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