Boom di matrimoni al castello di Gorizia

Lo chiameremo “borgo sposi”. Sì, sono sempre di più i giovani che scelgono l’incantevole scenario del castello e del suo borgo per il fatidico “sì”. Ieri, addirittura, sono state celebrate nozze internazionali o cosmopolite che dir si voglia. Nel vero senso della parola. Si sono unite in matrimonio una goriziana figlia di un goriziano e di un’americana che vive a Londra e un cittadino russo che lavora a Ginevra.
Si tratta di Miranda Aldrich de Savorgnani e di Sergey Yurievich Ripinsky, comprensibilmente emozionati per tutta la cerimonia. «Ho dato il benevenuto ai due sposi e ho espresso l’oroglio della città per aver scelto Gorizia quale teatro di un momento importante della loro vita - spiega il sindaco Ettore Romoli che ha “celebrato” l’unione civile -. Mi fa piacere che sono sempre di più le coppie che scelgono il castello per tali cerimonie. Indubbiamente, si tratta di una location molto suggestiva che stiamo contribuendo a rendere ancora più bella con i lavori di riqualificazione del borgo. Indubbiamente quello celebrato questa mattina (ieri, ndr) è stato un vero e proprio matrimonio cosmopolita».
Parallelamente, è stato dato un grande slancio ai matrimoni pure dalla Provincia grazie alla riapertura, avvenuta grazie a un contratto di “concessione temporanea”, dello storico locale della Lanterna d’Oro: contratto che prevede anche la possibilità di affidare il ristorante per grandi eventi, col solo rimborso spese. L’ente intermedio ha affidato gratuitamente la gestione della Lanterna ai titolari dell'osteria-enoteca Borgo Castello 23. Si tratta del triestino Franco Bradamante, già direttore per sei anni del celeberrimo Caffè degli specchi a Trieste e per 28 anni executive chef della catena Sheraton, e della moglie Marta Doczi. «In pratica - spiega Bradamante - noi ci facciamo carico delle sole utenze e utilizziamo i locali secondo un calendario che abbiamo prestabilito. Nelle prossime settimane sono in programma altri due matrimoni che si affiancano a quello celebrato di recente che ha visto la partecipazione al pranzo di oltre 180 persone. Mi sembra davvero un'ottima maniera di riutilizzare un locale che, altrimenti, sarebbe rimasto chiuso. Certo, è stata necessaria un’azione di recupero visto che il sito era stato un po’ abbandonato ma credo ne sia valsa la pena».
Bradamante sottolinea che, di volta in volta, viene “assoldato” personale qualificato per i pranzi di questo o quel matrimonio, di questo o quel evento. «Si tratta di occupazioni di carattere occasionale che sfruttiamo con il metodo dei voucher», spiega il proprietario dell’enoteca. «Non appena termineranno i lavori di riqualificazione di borgo Castello, la Provincia inizierà a redarre un nuovo bando per l'affidamento non più temporaneo ma definitivo della “Lanterna d'Oro”», ha spiegato di recente l’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Donatella Gironcoli.
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