Boscat, il ponte cancellato dalle opere della Provincia

Il “Ponte di Boscat”, che doveva collegare la frazione agricola gradese a quella di Fossalon, non si farà. Di quest’opera se ne parla da anni: promesse di politici di tutti i colori, specie durante le campagne elettorali, ma fino ad oggi nulla di concreto. Secondo gli ultimi riscontri ufficiali, la Provincia di Gorizia avrebbe dovuto iniziare la costruzione del manufatto il prossimo anno, ma nella relazione previsionale per il 2013, da poco approvata, questo intervento non figura.
A una precisa richiesta in tal senso fatta dal consigliere provinciale gradese Giorgio Clama (Pdl), l’assessore competente ha risposto – è lo stesso Clama a precisarlo – che l’intervento “Ponte di Boscat” è stato stralciato dai programmi della Provincia di Gorizia e che non sarà attuato.
«Si tratta di un’opera importante – ricorda Clama – molto sentita dagli abitanti della frazione di Boscat, attesa ormai da decenni». Alla presentazione alla stampa dell’ultimo progetto, che risale a un paio d’anni fa, era stato infatti messo in luce che il ponte sarebbe risultato estremamente importante anche per il movimento turistico.
«Non ho potuto esimermi dall’esprimere tutto il mio disappunto per questa decisione, che va per l’ennesima volta a scapito degli abitanti della frazione di Boscat – aggiunge Clama - vittime di una presa in giro, in quanto in questi ultimi decenni l’intervento di realizzazione del “Ponte di Boscat” è stato usato come spot propagandistico in sede di campagna elettorale, e puntualmente sono state disattese le legittime aspettative della gente di quell’area. Un atteggiamento ingiustificabile».
Timori per il via libera alla costruzione del ponte erano emersi già all’inizio dell’anno, quando con la Finanziaria la Regione aveva tagliato i 300mila euro già stanziati nel 2007, prevedendo anche la restituzione delle quote già versate. La notizia era stata data dal presidente della Provincia, Gherghetta, il quale aveva però annunciato che l’ente intendeva andare avanti con l’intervento, arrivando alla progettazione definitiva entro quest’anno e dando il via ai lavori, come detto più sopra, nel 2013.
Un altro problema, messo in evidenza sempre dal consigliere Clama, è che l’Isontino ha un’alta vocazione turistica (oltre a Grado, la zona del Collio, Gorizia e le aree del Carso) ed è stato accertato che il servizio Internet è ampiamente utilizzato dai turisti, anche stranieri. Questi ultimi, però, in base alla normativa italiana, non hanno la possibilità di collegarsi liberamente alla rete wi-fi provinciale.
L’esponente gradese del Pdl ha quindi chiesto all’assessore competente se la Provincia stia studiando una soluzione a questo problema, allo scopo di permettere una libera navigazione su Internet, attraverso la rete wi-fi provinciale, agli ospiti stranieri.
E ciò anche in considerazione del fatto che importanti programmi turistici sono previsti per i prossimi anni proprio dalla Provincia di Gorizia, e fra questi “Carso 2014” e la compartecipazione al progetto “Venezia capitale europea della cultura”. In proposito è stato precisato che la Provincia si sta attivando, anche attraverso contatti con altre importanti località turistiche (una fra tutte Venezia), per addivenire a una soluzione del problema.
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