Bosio e Costantin cafè colpiti dai ladri

A Staranzano rubato un furgone appena acquistato dal panificio e svaligiate a picconate le slot machine nel distributore
Bonaventura Monfalcone-07.07.2017 Furto furgoncino-Panetteria Bosio-Staranzano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-07.07.2017 Furto furgoncino-Panetteria Bosio-Staranzano-foto di Katia Bonaventura
STARANZANO. Una nottata tutta da dimenticare, per Staranzano, colpita al cuore dai ladri che hanno preso di mira, lo scorso week-end, due attività molto note. Si tratta dello storico panificio Bosio, cui è stato sottratto un furgone praticamente nuovo di zecca del valore di 14mila euro, e il Costantin cafè del distributore di via Risiera San Sabba, sulla Sp 2, in località Zoccato, dove a colpi di piccone sono stati prelevati i proventi di due slot machine, per 2. 200 euro. Due colpi nella stessa notte, quella a cavallo tra venerdì 30 giugno e sabato 1° luglio, mentre Monfalcone festeggiava la notte Bianca dei saldi.


Se i due furti siano in qualche modo collegati è presto per dirlo: carabinieri e polizia stanno portando avanti le indagini sulle base delle denunce raccolte. È comunque una delle ipotesi investigative sul campo, ma non l’unica. Ignoti potrebbero cioè aver prelevato prima il mezzo del panificio, senza loghi perché utilizzato per recarsi dai fornitori (diversamente dall’altro furgoncino, di “rappresentanza” e adibito al trasporto del pane), e poi con quello aver consumato il secondo raid, senza lasciar evidenze sul tragitto, disseminato di telecamere private e pubbliche. Potrebbe tuttavia trattarsi di una semplice coincidenza.


In ogni caso, il colpo messo a segno ai danni di Bosio è stato compiuto da professionisti: nessun segno è stato rinvenuto nel parcheggio di via Reggio Emilia, dove il furgone, un Fiat Doblò bianco acquistato solo 8 mesi prima, era in sosta dal primo pomeriggio. A lasciarlo lì venerdì attorno alle 14, mentre si recava a pranzo con la famiglia, Gianfranco Bosio, imprenditore del nuovo bistrot che si sta ponendo al centro della movida staranzanese: «Dopo esser smontato dal veicolo, ho incrociato una donna, che a me pareva di etnia rom, a passeggio con un cane, ma in realtà stranamente dedita a guardarsi attorno anziché badare all’animale... Così, per prudenza, quasi ne avessi avuto sentore, sono tornato sui miei passi per accertarmi d’aver chiuso bene a chiave il furgone, come effettivamente avevo fatto».


«Poi – prosegue – sono ritornato al lavoro e ho chiuso l’attività la sera, verso le 22. 30. Sono rimasto ancora qualche ora al locale per rimettere a posto e ripulire, quindi me ne sono andato a letto». Alle 4. 30, però l’imprevisto. «Mi telefona un collaboratore – spiega Bosio – dicendo di non aver trovato il furgoncino, mi precipito lì e constato che del mezzo non c’è più traccia. Nè noto alcun segno di scasso o effrazione. Sono stati abili, dei professionisti a mio avviso: non c’era un vetro a terra». Così al gestore del bistrot non è rimasto altro che chiamare i carabinieri.


Di segni invece ne hanno lasciati, eccome, i malviventi in azione al Costantin cafè sulla Sp2: qui i ladri sono penetrati da una finestra per forzare le slot, utilizzando arnesi da lavoro, tra cui un piccone forse rubato a qualche contadino. Una volante della polizia è intervenuta attorno alle 4, su innesco del sistema d’allarme. Sul posto, poi, anche la Scientifica, che ha provveduto al sequestro degli attrezzi abbandonati nel bar: oltre al piccone, un’ascia e una mazza. Dei ladri, per ora, nessuna traccia.


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